L'opinione dell'esperto

Aereo caduto in Egitto,l'esperto: "Ipotesi bomba la più probabile"

L'ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica Tricarico esclude sia il cedimento strutturale, sia l'attacco di un missile. Ecco perché

02 Nov 2015 - 19:26

    © agenzia

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La tragedia dell'Airbus russo precipitato sabato sul Sinai non sarebbe stata causata, verosimilmente, da un cedimento strutturale o da un'avaria, né tantomeno da un missile, ma da una bomba. È l'opinione di Leonardo "Dino" Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica ed esperto di aviazione.

"Aeroplani come l'Airbus 321 ‒ spiega in un'intervista ‒ sono costruiti in un modo tale da mettere al riparo da rischi come avarie o cedimenti. Naturalmente bisogna poi valutare caso per caso: occorre verificare se l'aereo in questione ha avuto incidenti in passato, se l'attività di manutenzione è stata sempre correttamente eseguita, ma l'ipotesi che il velivolo possa essersi spaccato in volo per un cedimento strutturale senza alcuna causa interna o esterna che l'abbia provocato resta, a mio avviso, largamente improbabile".

Per Tricarico, è uno scenario da escludere anche quello che chiama in causa il lancio di un missile. "A 9mila metri di quota arrivano solo missili a guida radar", precisa il generale. Si tratta di apparecchi che possono far parte soltanto della dotazione di Stati, e non risulta che ne siano stati sottratti alle forze armate libiche o irachene. Senza contare che, in ogni caso, per farli funzionare servirebbe personale appositamente addestrato, di cui difficilmente i gruppi terroristici legati all'Isis dispongono.

Rimane dunque in piedi l'ipotesi dell'ordigno esplosivo - "la più accreditata allo stato attuale delle indagini" - portato a bordo da un passeggero kamikaze oppure piazzato nell'aereo prima della partenza. "È giusto non escludere a priori alcuna pista, neppure quelle che appaiono, oggi, altamente improbabili", avverte tuttavia il generale. Anche perché il relitto "parla": saranno gli accertamenti sulle scatole nere (una con i dati di volo, l'altra con le registrazioni audio) a spiegare, insieme all'analisi del rottame, che cos'è successo davvero all'Airbus 321.

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