Aereo caduto, nessuna traccia di esplosivo L'Egitto: "Non è stato colpito dall'esterno"
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La scatola nera escluderebbe un attacco missilistico. Parla di "fattore esterno" la compagnia Kogalymavia. Stati Uniti e Russia non escludono la pista terrorismo. L'esperto: "Ipotesi bomba la più probabile"
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L'aereo russo precipitato nel Sinai non è stato colpito dall'esterno e il pilota non ha lanciato l'Sos. E' quanto emergerebbe da una prima analisi delle scatole nere. Una fonte al Cairo, inoltre, rende noto che al momento non è stata trovata alcuna traccia di esplosivo. A 48 ore dalla discussa rivendicazione dell'Isis, la Russia e gli Usa non escludono l'ipotesi terrorismo mentre la compagnia Kogalymavia si difende: "Fattore esterno".
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A confermare la posizione di Mosca è stato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov. Mentre il ministro delle Situazione di emergenza russo, Vladimir Puchkov, rende noto che le scatole nere del velivolo sono "in buone condizioni". Putin in persona ha quindi chiesto di indagare per scoprire tutti i dettagli della sciagura, avvertendo però che "nella zona in cui si trovano i resti dell'Airbus hanno luogo periodicamente scontri armati tra le forze egiziane e i gruppi terroristici e bisogna lavorare con cautela".
Anche il direttore della National Intelligence Usa, James Clapper, non esclude un atto di terrorismo: "Non abbiamo ancora prove dirette di un coinvolgimento di terroristi ma non lo escludo", ha detto Clapper parlando con i giornalisti a Washington.
Coda aereo a 5 km dal resto del velivolo - Gli operatori del ministro delle Emergenze russo, impegnati nelle ricerche nella zona del Sinai, hanno trovato finora 12 pezzi dell'aereo. Lo fa sapere un alto funzionario del ministero, Aleksandr Agafonov. Secondo la tv di Stato russa, la coda dell'aereo si trova a circa cinque chilometri dal resto del velivolo.
La compagnia nega problemi economici - Oltre a negare l'ipotesi di un guasto tecnico, la Kogalymavia afferma di non avere problemi economici. Lo ha detto Oksana Golovina, una rappresentante della holding TH&C, che controlla la compagnia aerea russa. Secondo l'agenzia federale russa per il lavoro e l'occupazione (Rostrud), tuttavia, la Kogalymavia ha un ritardo di due mesi nel pagamento degli stipendi ai suoi dipendenti.
"Video dell'Isis? Un falso" - Secondo Aleksiei Smirnov, vicedirettore generale della Kogalymavia, il filmato con cui l'Isis ha rivendicato l'attacco è un falso: "Non è da escludere niente ma i fotogrammi apparsi su internet pensiamo siano falsi".
L'allarme di marzo di Usa, Gb e Germania - Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania avevano già lanciato un allarme riguardo la pericolosità di sorvolare i cieli sopra la penisola del Sinai. Sul sito dell'International Civil Aviation Organization (Icao), l'agenzia dell'Onu specializzata in sicurezza aerea, è possibile rintracciare i dettagli sui singoli messaggi di allarme. E nel marzo scorso i tre Paesi avevano raccomandato alle prorie compagnie aeree di non volare sul Sinai sotto la quota di 26mila piedi (7.904 metri).