PAURA IN CIELO

Aereo da Addis Abeba dirottato dal copilota, fatto atterrare a Ginevra

Prima di scendere sullo scalo svizzero e venire arrestato, i dirottatore ha contrattato la possibilità di richiedere asilo nel Paese elvetico. Salvi i 193 passeggeri a bordo, tra loro 138 italiani

17 Feb 2014 - 21:49
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Un aereo della Ethiopian Airlines decollato da Addis Abeba e diretto prima a Roma e poi a Milano è stato dirottato dal copilota. Il velivolo è stato fatto atterrare nell'aeroporto di Ginevra. Il dirottamento è avvenuto nello spazio aereo egiziano. Prima di scendere sullo scalo svizzero, il dirottatore ha contrattato la possibilità di richiedere asilo nel Paese elvetico. Dopo l'atterraggio l'uomo è stato arrestato. A bordo 193 passeggeri, 138 gli italiani.

Aereo da Addis Abeba dirottato dal copilota, fatto atterrare a Ginevra

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Passeggeri e membri dell'equipaggio stanno tutti bene. E' stato fornito loro sostegno medico e psicologico all'aeroporto, mentre alcuni sono stati perquisiti ed interrogati, riferisce un portavoce aeroportuale. Dei passeggeri, tra cui anche un bambino, 111 erano diretti a Fiumicino, mentre 82 erano diretti a Malpensa.

All'aeroporto romano è stata aperta, come da procedura, la Sala Blu di Aeroporti di Roma ed è stata messa a disposizione delle persone che attendevano i passeggeri con il volo dell'Ethiopian. Secondo quanto si è appreso, tuttavia, pochi tra familiari e amici dei passeggeri si sono presentati nella saletta. Qualcuno però sarebbe riuscito a parlare al telefono con i familiari a Ginevra.

Il velivolo è atterrato nell'aeroporto di Cointrin alle 06.05. Secondo l'agenzia svizzera Ats, il dirottamento, decollato da Addis Abeba alle 00.30 (ora locale) e diretto a Roma (dove sarebbe dovuto atterrare alle 04.40 ora locale), è avvenuto mentre l'aereo sorvolava il Sudan.

Il console italiano sul posto - Il console italiano a Ginevra è in aeroporto per seguire da vicino la vicenda. L'Unità di crisi della Farnesina, si apprende dal ministero degli Esteri, ha seguito la vicenda fin dall'inizio, attraverso il console generale a Ginevra, rimanendo costantemente in contatto con le autorità a bordo.

Italiano bordo: "Pensavamo che il copilota fosse impazzito" - "Pensavo che il copilota fosse impazzito, da quello che ho capito il pilota è stato chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio mentre era andato in bagno. Il dirottamento è cominciato mentre eravamo ancora in Sudan. Poi mi sono reso conto di essere fuori dall'Italia riconoscendo le Alpi. Quando abbiamo iniziato a girare sopra Ginevra ci sono stati momenti di forte paura". Queste le prime parole di Francesco Cuomo, 25 anni, uno dei passeggeri dell'aereo dirottato in Svizzera.

"Abbiamo capito che era un dirottamento e che si chiedeva l'asilo politico", ha aggiunto Cuomo che proveniva da Nairobi e aveva fatto scalo per cambiare aereo ad Addis Abeba. "I passeggeri sono stati fatti scendere uno a uno dal velivolo e sono stati fatti sedere per terra, e non sui sedili, degli autobus per motivi di sicurezza. Poi sono stati soccorsi allo scalo di Ginevra. Qui è stata data la colazione ed i primi supporti psicologici. Quindi sono iniziati gli interrogatori per capire esattamente quello che era accaduto". Il volo partito da Addis Abeba era diretto in Italia con scalo a Roma e Malpensa, ricorda il ragazzo.

"Il copilota minacciava di schiantarsi" - Il copilota ha minacciato di far cadere l'aereo se il pilota non avesse smesso di tentare di entrare nella cabina di pilotaggio. Il velivolo in più occasioni ha iniziato a ballare, mentre si sentivano rumori provenienti sempre dalla cabina di pilotaggio. E' quanto, in sintesi, ha spiegato il passeggero 25enne. "Il tutto è cominciato verso mezzanotte e venti ora italiana quando l'aereo ha cominciato a ballare e i passeggeri si sono svegliati - ha ricordato Cuomo, che è un giovane economista specializzato nello sviluppo economico dei Paesi africani -. Il pilota intimava di aprire la porta della cabina di pilotaggio e ha cercato di sfondarla senza riuscirci. Lì si è capito che qualcosa di grave stava accadendo".

Il copilota etiope non era armato, vuole asilo politico - Il copilota, autore del dirottamento dell'aereo Addis Abeba-Roma, è di origine etiope, 31 anni, e non era armato. L'uomo ha affermato di voler chiedere l'asilo politico in Svizzera, ha detto il portavoce dell'aeroporto di Ginevra, Eric Grandjean, precisando che non ci sono mai stati pericoli di vita per i passeggeri.

Aereo intercettato dai caccia italiani - L'aereo è stato intercettato da due caccia dell'Aeronautica militare italiana sullo spazio aereo della Sicilia, dove si sono avute le prime evidenze che si trattasse di un dirottamento. I caccia hanno quindi scortato l'aeroplano fino in Francia, dove è stato preso in consegna da aerei militari francesi. L'intercettazione è avvenuta nei pressi di Siracusa da parte di due caccia che sono stati fatti decollare dalla base di Gioia del Colle. Durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale il dirottatore non ha manifestato alcuna intenzione ostile.

Il dirottatore si sentiva minacciato in patria - Il copilota del volo ET-702 dell'Ethiopian Airlines che ha dirottato l'aereo ha detto di "sentirsi minacciato" nel suo Paese. E' questa la ragione della sua richiesta di asilo politico alla Svizzera, ha riferito il portavoce dell'aeroporto ginevrino Bertrand Stampfli, senza fornire ulteriori dettagli. L'uomo sarà interrogato, ha indicato il procuratore generale ginevrino Olivier Jornot, citato l'agenzia di stampa svizzera Ats.

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