kiev accusa mosca

Aereo, Kiev pubblica intercettazioni che incastrano i filorussi

Secondo Valentyn Nalyvaichenko, capo dei servizi segreti ucraini, tale intercettazione sarebbe la prova che incastrerebbe senza appello i miliziani separatisti

18 Lug 2014 - 10:00
 © -afp

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Mosca e Kiev si accusano a vicenda sull'abbattimento del boeing 777 caduto ieri in Ucraina con a bordo 298 persone, tutte morte. A sparare il missile terra-aria sarebbero stati, però, i miliziani separatisti ucraini vicini alla Russia. I servizi segreti ucraini hanno reso pubbliche diverse intercettazioni telefoniche fra separatisti di cui però la veridicità è tutta da accertare.

Una prima telefonata risale alle 16.40 ora di Kiev, 20 minuti dopo l'incidente aereo, ed è Igor Bezler, che la SBU (l'Agenzia per la sicurezza ucraina), definisce "un ufficiale dell'intelligence militare russa e leader della autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk" a parlare con il colonnello dell'intelligence russa Vasili Geranin.

La seconda conversazione intercettata è tra due membri della milizia soprannominati “Maggiore” e “Greco”, pare subito dopo l'ispezione del luogo dell'incidente. In una parte della conversazione i due scambiano queste battute:

- Non ci sono dubbi è un aereo civile!
- Ci sono molti corpi?
- Cavolo un sacco. I pezzi sono caduti sulle case!
- Che tipo di aereo?
- Non lo so ancora. Non sono stato sul posto.
- Niente armi?
- Niente di niente Solo roba da civili, resti medici, carta igienica.
- Documenti?
- Sì, il passaporto di uno studente indonesiano.

Secondo Valentyn Nalyvaichenko, capo dei servizi segreti ucraini, tale intercettazione sarebbe la prova che incastrerebbe senza appello i filorussi: "Questa non è l'ultima prova che renderemo pubblica. Con l'autorizzazione del presidente ucraino apriremo tutti i canali e porteremo avanti un'indagine che mostri senza dubbi le responsabilità di questo crimine di modo per assicurarci che i militari russi che hanno compiuto questo misfatto siano puniti".

Nella terza conversazione il comandante cosacco Nikolay Kozitsin parla con un militante non identificato e avanza l'ipotesi che l'aereo potesse trasportare spie, ma subito lui si rimangia la battuta. Il Militante commenta: "Dicono in tv che non si tratta di un cargo, ma che è scritto Malaysia Airlines sull'aereo. Che cosa ci faceva nel territorio dell'Ucraina?". Kozitsin: "Vuol dire che trasportavano spie. Non dovrebbero esserci fottuti voli. C'è una guerra in corso".

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