Abbattuta la statua dell'eroe sciita anti-talebani. Ancora calca all'aeroporto di Kabul: diversi feriti. Secondo il console Tommaso Claudi, in Afghanistan restano venti italiani
Prosegue il ponte aereo per portare in Italia collaboratori afghani da Kabul: a Fiumicino è atterrato un nuovo volo dell'Aeronautica con a bordo 85 passeggeri. In volo altri due aerei con a bordo complessivamente 200 persone. Ancora calca all'aeroporto di Kabul: le truppe Usa sparano in aria per contenere la folla. Il Pentagono ha detto di non essere a conoscenza di alcun rapporto di intelligence sul fatto che il governo di Kabul sarebbe collassato in soli 11 giorni.
Il Fondo monetario internazionale ha deciso di sospendere i suoi fondi per l'Afghanistan, considerata l'attuale situazione di grande incertezza.
Oltre alle 103 persone imbarcate con il primo C130 decollato da Kabul nel pomeriggio, altre 97 persone sono partite dall'aeroporto afghano con un secondo C130. I 200 afghani verranno poi tutti imbarcati su un KC 767 per essere trasportate in Italia. Sono oltre 1.500 i militari italiani del Comando Operativo di Vertice Interforze impegnati su disposizione del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nell'operazione per il ponte aereo Roma-Kabul.
Il capo dello Stato maggiore congiunto americano, Mark Milley, ha detto di non essere a conoscenza di alcun rapporto di intelligence indicante che le forze di sicurezza afghane e il governo di Kabul sarebbero collassati in soli undici giorni.
Ashraf Ghani, l'ex presidente afghano fuggito all'estero con l'arrivo dei talebani a Kabul, "non è più una persona che conta in Afghanistan". Lo ha dichiarato il Dipartimento di Stato americano, aggiungendo che i talebani "non stanno mantenendo la loro promessa di garantire un accesso sicuro all'aeroporto di Kabul".
Le truppe statunitensi hanno sparato alcuni colpi in aria nella notte per controllare la folla all'aeroporto di Kabul. Lo ha riferito in un briefing il portavoce del Pentagono, John Kirby, secondo il quale non ci sono stati morti o feriti.
"Abbiamo evidenza di venti connazionali non solo a Kabul ma anche nelle altre province dell'Afghanistan". Lo ha detto il console italiano Tommaso Claudi, rimasto nella capitale afghana per mantenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire tutte le operazioni di rientro in loco. "Il nostro obiettivo è mantenere il ponte aereo aperto", ha sottolineato ricordando che "in mattinata sono state messe in salvo attiviste dei diritti femminili e una parte consistente dei collaboratori dell'Ambasciata d'Italia a Kabul".
Donald Trump ha attaccato Joe Biden, paragonando il caotico ritiro statunitense dall'Afghanistan ad "un agnello che va al macello" ed evocando il rischio di una crisi degli ostaggi in Iran come quella avvenuta durante la presidenza Carter. "Dovevano portare via la gente da lì. Immaginatevi l'esercito che va a casa e lascia tutta quella gente, questo si chiama l'agnello che va al macello", ha detto l'ex presidente, sostenendo che i talebani potrebbero prendere in ostaggio "40mila americani. E' come il capitano che abbandona la nave che affonda e dimentica i passeggeri".
L'ex presidente afghano Ashraf Ghani ha evocato un possibile ritorno in Afghanistan dopo la sua fuga con la conquista della capitale Kabul da parte dei talebani. "Attualmente mi trovo negli Emirati Arabi Uniti per evitare disastri. Sono in consultazione con altri fino a quando non potrò tornare in modo da poter continuare i miei sforzi per la giustizia per gli afghani", ha dichiarato in una trasmissione in diretta di Facebook.
"Mi sento molto felice, sto salendo sull'aereo che alle 11:30 di domani mi porterà a Fiumicino. Sono persino riuscita a dormire dopo quattro giorni". E' quanto afferma Zahra, l'attivista per i diritti delle donne che sta rientrando con un volo militare in Italia dall'aFghanistan. "Non posso che essere triste per quello che mi lascio alle spalle e per tutte le donne che restano lì. Le speranze che avevo per il futuro del mio Paese sono andate in fumo. Appena arrivata inizierò una nuova missione: dare voce a chi è rimasto".
Nella provincia afghana di Panjshir "ci sono combattenti pronti di nuovo contro i talebani. Abbiamo tante armi, che abbiamo immagazzinato negli anni sapendo che questo giorno poteva arrivare". E' quanto afferma il figlio del comandante Massoud, leggendario leader della lotta ai talebani, Ahmad, in uno scritto pubblicato dal Washington Post. "Abbiamo anche le armi di chi si è unito a noi nelle ultime 72 ore, e i soldati dell'esercito che hanno rifiutato di arrendersi".
L'ex presidente afghano Ashraf Ghani ha detto, parlando dagli Emirati Arabi Uniti, che ha dovuto lasciare l'Afghanistan perché costretto dai suoi servizi di sicurezza, lasciando dietro di sé i suoi principali beni e "documenti riservati". L'ex capo di stato - citato da Al Jazeera - ha affermato che dice il falso chi lo accusa di essere fuggito con "valigie di denaro", sottolineando che fa tutto parte di un piano per "diffamare la mia persona". Ha poi ribadito che ha dovuto lasciare il Paese perché "se fossi rimasto, avrei assistito a spargimenti di sangue a Kabul".
L'ex presidente afghano Ashraf Ghani ha annunciato che "parlerà alla nazione".
Dopo il primo volo di oggi che ha portato in Italia 85 tra ex collaboratori afghani e loro familiari e una cooperante italiana, altri 2 velivoli C130J sono decollati dal Kuwait alla volta di Kabul per imbarcare altre 103 persone che verranno poi trasportate in Italia con un KC 767 dell'Aeronautica Militare. Lo fa sapere il ministero della Difesa.
"L'instabilità in Afghanistan rischia di portare a un aumento della pressione migratoria. Ci stiamo quindi preparando per tutti gli scenari". Così il commissario Ue, Ylva Johansson, nella sua dichiarazione alla riunione straordinaria dei ministri dell'Interno dell'Ue. "Non possiamo abbandonare le persone in pericolo immediato in Afghanistan. Dovremmo lavorare a stretto contatto con i Paesi della regione ed essere pronti a fornire loro l'assistenza umanitaria e allo sviluppo necessaria", aggiunge.
Domani alle 14:30, in collegamento dalla Farnesina, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parteciperà alla ministeriale G7, riunita in formato virtuale, sull'Afghanistan.
E' atterrato all'aeroporto di Fiumicino il volo dell'Aeronautica Militare proveniente da Kabul con a bordo 85 passeggeri, tra cui alcuni italiani, numerosi ex collaboratori afghani e i loro familiari, personale della Delegazione dell'Unione europea e Nato. Prima di lasciare l'aeroporto, tutti saranno sottoposti a tampone anti-Covid. Lo rende noto la Farnesina.
Ashraf Ghani, il presidente afgano sostenuto dagli Usa e riconosciuto dalla comunità internazionale fuggito da Kabul nei giorni scorsi di fronte all'avanzata dei Talebani, ha lasciato il Paese portando con sé l'equivalente di 169 milioni di dollari sottratti alle casse dello Stato. Lo ha sostenuto l'ambasciatore dell'Afghanistan in Tagikistan, Mohammad Zahir Aghbar, citato da Dushanbe da vari media internazionali tra cui la Bbc.
"Le operazioni di rimpatrio non si fermano. È appena atterrato un altro volo da Kabul con a bordo nostri connazionali e civili afghani che hanno collaborato con le Istituzioni italiane e ai quali stiamo dando il massimo supporto". Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aggiungendo che "sempre da Kabul sta per partire un altro volo con a bordo anche l'attivista Zahra Ahmadi con i suoi familiari e il personale della Fondazione Veronesi al completo".
"Ho convocato una riunione straordinaria virtuale dei ministri degli esteri della Nato questo venerdì 20 agosto per continuare lo stretto coordinamento e la discussione sull'approccio comune per l'Afghanistan": Lo ha annunciato su Twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
Sono 1.500 i militari italiani impegnati nell'operazione di evacuazione dei collaboratori afghani da Kabul. Lo ha detto il colonnello Diego Antonio Giarrizzo del Comando operativo di vertice interforze, a Fiumicino in attesa del secondo volo dalla capitale afghana. "Vogliamo - ha spiegato - portarli via il prima possibile. Nell'aeroporto di Kabul ci sono resse all'esterno dei cancelli presidiati dai militari Usa, inglesi, e turchi, ma all'interno la situazione è totalmente sicura".
L'ex presidente afgano Ashraf Ghani e la sua famiglia sono negli Emirati Arabi Uniti. "Il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale può confermare che gli Emirati Arabi Uniti hanno accolto il presidente Ashraf Ghani e la sua famiglia nel paese per motivi umanitari", si legge in una nota ufficiale.
Fonti dei talebani e dell'ex presidente Hamid Karzai citate dalla televisione Tolo hanno detto che le due parti stanno lavorando per la formazione di un "governo inclusivo" in Afghanistan.
"Siamo profondamente preoccupati per le donne e le ragazze afghane, i loro diritti all'istruzione, al lavoro e alla libertà di movimento. Chiediamo a coloro che occupano posizioni di potere e autorità in tutto l'Afghanistan di garantire la loro protezione". Si legge in una dichiarazione firmata da Ue, Usa, Albania, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Salvador, Honduras, Guatemala, Macedonia del Nord, Nuova Zelanda, Norvegia, Paraguay, Senegal, Svizzera e Regno Unito.
Almeno 17 persone sono rimaste ferite nella calca all'aeroporto di Kabul, dove da giorni migliaia di afghani si affollano nella speranza di lasciare il Paese: lo ha reso noto un funzionario della sicurezza della Nato.
"Centinaia, se non migliaia" di persone protestano a Jalalabad, in Afghanistan, contro l'abolizione della bandiera nazionale afghana, sostituita ovunque da quella dei talebani. Sono stati registrati scontri che hanno causato la morte di almeno due persone. "Da quando abbiamo visto l'arrivo dei Talebani - scrive Al Jazeera - tutte le bandiere sono state un po' alla volta rimosse e rimpiazzate dalle loro. Lo abbiamo visto a Kabul. A molta gente questo non piace, ma molti hanno dovuto rassegnarsi. Ma a Jalalabad non si sono rassegnati e qui c'è stata la resistenza di una buona fetta della comunità".
La statua di un eroe sciita anti talebano, Abdul Ali Mazari, è stata abbattuta dagli insorti a Bamiyan. Lo hanno reso noto gli abitanti della città. Si tratta di un ex leader politico Hazara, la minoranza sciita in Afghanistan.
L'ambasciata afghana in Tagikistan ha inoltrato richiesta all'Interpol per l'arresto del presidente Ashraf Ghani, fuggito dopo l'entrata dei talebani a Kabul, di Hamdallah Moheb e Fazl Mahmoud Fazli. L'accusa è sottrazione di fondi pubblici.
Centinaia di giovani sono scesi in piazza a Jalalabad sventolando la bandiera nazionale afghana contro la presa di potere da parte dei talebani. Secondo i testimoni, scrive Pajhwok Afghan News, i talebani hanno sparato in aria e poi contro i manifestanti. Secondo il sito di notizie sono stati aggrediti anche alcuni giornalisti presenti. Sui social la notizia si sta diffondendo corredata di foto e video e secondo alcuni utenti ci sono due civili morti.
"Zahra Ahmadi è in volo verso l'Italia: la attendiamo a Roma nelle prossime ore. Adesso tutti gli sforzi si concentrano per salvare Atefa Ghaafory". Lo riferisce l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti che ha ricevuto conferma dalle autorità italiane.
Il governo britannico intende giudicare le intenzioni dei talebani in Afghanistan "dalle loro azioni, non dalle parole", in primis sul rispetto "dei diritti umani". Lo ha detto Boris Johnson in un dibattito straordinario in corso alla Camera dei Comuni a Westminster. Il premier Tory ha poi ribadito che un eventuale loro riconoscimento al governo di Kabul dovrà avvenire in modo "unitario e concertato" ad opera della comunità internazionale e che "sarebbe sbagliato" concederlo "prematuramente o a livello bilaterale" da parte di singoli Paesi e governi.
La Gran Bretagna si impegna a "fare tutto il possibile per prevenire una crisi umanitaria" in Afghanistan dopo l'avanzata dei Talebani seguita al ritiro della Nato e a "sostenere" gli afghani in fuga che negli ultimi anni hanno collaborato con l'Occidente. Lo ha detto il premier Boris Johnson aprendo un dibattito straordinario alla Camera dei Comuni, richiamata per un giorno dalle ferie estive. Johnson ha poi insistito che i 20 anni di missione militare sono stati "un successo malgrado le tante difficolta'" rispetto all'obiettivo cruciale del dopo l'11 settembre 2001 di "estirpare al Qaida e fare il possibile per stabilizzare il Paese".
"Abbiamo purtroppo dovuto assistere a scene drammatiche" ma "siamo riusciti in condizioni di assoluta emergenza a riportare a casa i nostri connazionali e alcuni dei nostri collaboratori afghani che in questi anni ci hanno consentito di operare in un contesto difficile. In Afghanistan stiamo assistendo ad una grande tragedia umanitaria e tutti stiamo dando il massimo mettendoci tutto il cuore e la professionalità di cui siamo capaci". Lo Tommaso Claudi, console italiano, rimasto a Kabul per mantenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire tutte le operazioni di rientro in loco.
Il primo volo con 85 persone, tra ex collaboratori afghani e loro familiari, atterrerà intorno alle 16 di all'aeroporto di Fiumicino. Il personale a bordo è stato imbarcato all'aeroporto di Kabul su un C130J dell'Aeronautica Militare che era decollato dal Kuwait. Dopo uno scalo tecnico, l'aeroplano è giunto di nuovo in Kuwait, dove i passeggeri sono stati trasferiti sul KC 767 per essere trasportati in Italia. Nella giornata di oggi altri due C130J decolleranno dal Kuwait per imbarcare circa altre 150 persone a Kabul, che saranno trasportate in Italia con un KC767.
I talebani hanno fatto saltare in aria la statua di un leader della milizia sciita, Abdul Ali Mazari, che aveva combattuto contro di loro durante la guerra civile in Afghanistan negli anni '90. Mazari era un leader della minoranza etnica hazara dell'Afghanistan, gli sciiti che erano stati perseguitati sotto il precedente governo dei talebani sunniti. La statua si trovava nella provincia centrale di Bamyan, dove i talebani hanno fatto saltare in aria anche due enormi statue di Buddha di 1.500 anni scolpite in una montagna nel 2001. I talebani hanno affermato che i Buddha violavano il divieto di idolatria imposto dall'Islam.
La Gran Bretagna ha annunciato che accoglierà fino a 20mila afghani in fuga dal loro Paese con permessi di soggiorno a tempo indeterminato. L'annuncio è stato fatto dal ministero dell'Interno, alla vigilia di una sessione d'emergenza del Parlamento in programma mercoledì sulla situazione in Afghanistan. Il programma prevede l'accoglienza di 5.000 persone quest'anno, da elevare nel tempo a 20.000. La priorità verrà data a quelli ritenuti maggiormente a rischio, compresi donne, bambini e coloro che potrebbero essere presi di mira dalla persecuzioni dei Talebani.
L'ex presidente americano Donald Trump attacca duramente l'amministrazione di Joe Biden per il ritiro dall'Afghanistan. "E' una cosa ottima il ritiro - ha detto intervistato da Fox News -, ma nessuno lo ha gestito peggio di Joe Biden. E' la cosa più imbarazzante della storia del nostro Paese". E poi ha accusato: "Abbiamo pagato una fortuna, quasi corrotto, i soldati afgani: quando ce ne siamo andati hanno smesso di combattere".
Secondo quanto affermato da un funzionario che ha voluto restare anonimo, l'esercito americano ha evacuato più di 3.200 persone dall'Afghanistan, compreso il personale statunitense, utilizzando aerei militari. Oltre a queste persone, quasi 2mila rifugiati afgani sono stati evacuati negli Stati Uniti, ha affermato il funzionario.
Prosegue il ponte aereo per portare in Italia collaboratori afghani da Kabul. Un C130 arriverà a Fiumicino con 85 persone a bordo. Altri due con ulteriori150 persone decolleranno dalla capitale afghana in giornata. "Il nostro impegno - spiega il ministro della Difesa Lorenzo Guerini - è lavorare col massimo sforzo per completare il piano di evacuazione dei collaboratori afghani, degli attivisti e di chi è esposto al pericolo".