Immagini diffuse sui social

Afghanistan, capo della polizia giustiziato dai talebani: immagini shock

Bendato, in ginocchio e poi brutalmente giustiziato: così è morto Haji Mullah Achakzai, il capo della polizia della provincia afgana di Badghis 

20 Ago 2021 - 19:50

E' un video scioccante quello diffuso in queste ore sui social network, che mostra Haji Mullah Achakzai, il capo della polizia della provincia afgana di Badghis, vicino a Herat, brutalmente giustiziato dai talebani. Nelle immagini Achakzai è bendato e in ginocchio, circondato da talebani. Poi arrivano le raffiche di colpi. Il video si chiude mostrando il corpo del funzionario riverso a terra.
   

Ucciso mercoledì - Il capo della polizia è stato ucciso mercoledì. Il consigliere per la sicurezza afghano Nasser Waziri, che conosceva personalmente Achakzai, ha confermato l'autenticità del video a Newsweek, spiegando che gli islamisti lo hanno condiviso attraverso una rete collegata ai talebani. E sottolineando che le immagini sono state verificate anche da altri agenti di polizia e funzionari governativi. 

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© Ansa  |  Atterrata a Fiumicino anche l'attivista Zahra Ahmadi
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© Ansa  |  Atterrata a Fiumicino anche l'attivista Zahra Ahmadi

© Ansa |  Atterrata a Fiumicino anche l'attivista Zahra Ahmadi

© Ansa |  Atterrata a Fiumicino anche l'attivista Zahra Ahmadi

Ha combattuto a lungo i talebani - Gli insorti erano a caccia di Achakzai perché ha combattuto a lungo i talebani. "Era circondato e non aveva altra scelta che arrendersi la scorsa notte" ha spiegato Waziri. "I talebani lo hanno preso di mira perché era un alto funzionario dell'intelligence".  Il consigliere per la sicurezza afghano ha affermato anche che lui e altri consulenti senior hanno recentemente creato una chat di gruppo privata online che include fino a 100 funzionari afgani che lavoravano con il governo: lo scopo è controllare dove si trovi ogni individuo e assicurarsi che siano tutti al sicuro e fuori dalla portata dei talebani. Secondo Waziri, infatti, gli islamisti vanno casa per casa per scoprire dove si trovano i loro "nemici" minacciando e maltrattando le loro famiglie.

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