Afghanistan, la paura di una giovane sindaca: "I talebani mi uccideranno"
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A denunciare l'accaduto sono i familiari, mentre nessun altro testimone si è fatto avanti per paura di ritorsioni
A Firozkoh, capitale della provincia centrale afghana di Ghor, una poliziotta incinta di 8 mesi è stata uccisa dai talebani. La donna, che i media locali identificano come Banu Negar, è stata uccisa nella sua casa di fronte a parenti e familiari, che hanno denunciato l'accaduto parlando alla Bbc. La dinamica dell'omicidio è però difficile da ricostruire perché , sottolinea l'emittente britannica, in città nessuno parla per timore di ritorsioni.
I familiari della vittima, che lavorava nella prigione locale, hanno fornito alcune foto che mostrano schizzi di sangue sul muro in un angolo della stanza e un cadavere con il volto pesantemente sfigurato.
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La notizia dell'omicidio della poliziotta arriva nelle ore in cui aumentano le segnalazioni di un'escalation di violenza contro le donne. Sabato i talebani hanno represso una manifestazione a Kabul con gas lacrimogeni e spray al peperoncino impedendo alle manifestanti di marciare fino al palazzo presidenziale. Secondo una delle partecipanti alla protesta, Soraya, diverse donne sono state malmenate con i calci dei fucili: "Erano piene di sangue", ha raccontato.
"Venticinque anni fa, quando sono arrivati, i talebani, mi hanno impedito di andare a scuola", ha detto un'altra manifestante, la giornalista Azita Nazimi. "Quando sono stati sconfitti ho studiato e lavorato sodo. Non permetteremo che accada di nuovo quello che è successo in passato".