I talebani bloccano decine di studentesse invitate a studiare a Dubai. L'aumento del tasso di suicidi femminili preoccupa l'Onu
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"Dopo che i talebani hanno chiuso le università femminili, la mia unica speranza era ottenere una borsa di studio che mi aiutasse a studiare all'estero". Il dramma che Natkai (nome di fantasia), ha raccontato alla Bbc, è quello di migliaia di altre giovani studentesse afghane che volevano lasciare il Paese per andare a studiare negli Emirati Arabi dopo aver vinto delle borse di studio.
Naktai afferma di aver continuato a studiare anche se c'erano poche possibilità che potesse frequentare l’università a Kabul. Poi le è stata concessa una borsa di studio per studiare all’Università di Dubai dallo sponsor emiratino, il noto uomo d'affari Khalaf Ahmad Al Habtoor. Le borse di studio per le studentesse erano state annunciate nel dicembre 2022 dopo che i talebani hanno bandito le donne dall’università. La Bbc scrive che un totale di 100 donne afghane sono riuscite a ottenere queste borse di studio, ma ad almeno 60 di loro è stato impedito di lasciare l'aeroporto di Kabul lo scorso mercoledì.
Il racconto - Tra loro anche Natkai. "Quando i funzionari talebani hanno visto i nostri biglietti e i nostri visti studenteschi, hanno detto che alle ragazze non è permesso lasciare l'Afghanistan con quei documenti," ha raccontato alla Bbc. Interpellati sull'episodio, i responsabili dei talebani non hanno voluto rilasciare commenti e non hanno confermato la circostanza. Dal loro ritorno al potere in Afghanistan, nell'agosto 2021, le ragazze non hanno più potuto frequentare le scuole secondarie né studiare all’università. In un video pubblicato sul suo account, Al Habtoor ha criticato le autorità afghane e ha chiesto di autorizzarle a lasciare l'Afghanistan per andare a studiare negli Emirati, affermando che uomini e donne sono uguali sotto l'Islam.
Da quando i talebani hanno preso il controllo dell'Afghanistan nell'estate del 2021, c’è stato un aumento preoccupante del numero di donne che si sono tolte la vita o hanno tentato di farlo. Lo rivelano, scrive il Guardian, i dati raccolti dagli ospedali pubblici e dalle cliniche per la salute mentale in un terzo delle province del Paese. Le autorità talebane non hanno mai reso noti i dati sui suicidi e hanno impedito agli operatori sanitari di condividere statistiche aggiornate in più province, affermano i medici.
Cosa dicono i numeri - I dati suggeriscono che l'Afghanistan è diventato uno dei pochissimi Paesi al mondo in cui muoiono per suicidio più donne che uomini. Funzionari delle Nazioni Unite e attivisti per i diritti umani collegano questo fenomeno alle restrizioni talebane su ogni aspetto dell'esistenza delle donne: dal divieto di istruzione superiore, del lavoro, al divieto di entrare negli stabilimenti balneari e in altri spazi pubblici.
In particolare, le donne afghane non potranno più visitare Band-e-Amir, nella provincia nord orientale di Bamiyan, il primo e più importante parco nazionale del Paese istituito nel 2009 e definito dall'Unesco "una bellezza naturale e unica". Lo ha deciso, riporta la Bbc, il ministro ad interim della Virtù e del Vizio Mohammad Khaled Hanafi secondo il quale le donne non hanno indossato il velo islamico all'interno del parco. Il ministro ha quindi invitato il clero e le strutture deputate alla sicurezza a vietare l'ingresso alle donne fino a quando non sarà trovata una soluzione.