La principale città nel nord del Paese, orfano delle truppe della Nato, è caduta dopo violenti scontri con le forze afghane
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La principale città dell'Afghanistan settentrionale di Kunduz è caduta nelle mani dei talebani. Lo riportano fonti locali e degli insorti. La conquista è arrivata dopo feroci combattimenti strada per strada e dopo che il Paese è rimasto orfano delle truppe della Nato.
Dopo Kunduz, anche la città di Sar-e-Pul, nel nord-ovest dell'Afghanistan, è caduta nelle mani dei talebani, che hanno conquistato il quarto capoluogo di provincia in tre giorni. "I talebani - ha riferito un consigliere provinciale della città, Mohammad Hussein Mujahidzada - hanno circondato un battaglione dell'esercito in periferia. Ora l'intera città è sotto il controllo dei talebani".
E mentre l'offensiva dei talebani procedeva, la Gran Bretagna, seguita a ruota dagli Usa, aveva invitato i propri connazionali a lasciare immediatamente il Paese. Il Foreign Office ha suggerito infatti ai britannici di evitare tutti i viaggi in Afghanistan e, a chi già vi si trova, di lasciarlo immediatamente. Analoga scelta da parte statunitense.