ALLA VIGILIA DI CAPODANNO

Aggressione con machete a Times Square, "atto di estremismo islamico"

Il 19enne Trevor Bickford ha viaggiato dalla sua casa nel Maine sino a New York per colpire la polizia in un atto di jihadismo. Potrebbe essere accusato di terrorismo

02 Gen 2023 - 21:44
 © Facebook

© Facebook

Emergono nuovi dettagli sull'aggressione con machete compiuta dal 19enne Trevor Bickford ai danni di tre agenti alla vigilia di Capodanno a Times Square, a New York. Secondo il New York Times, che cita un alto dirigente delle forze dell'ordine, il giovane ha viaggiato dalla sua casa nel Maine sino a New York per colpire la polizia in un atto di estremismo islamico. Bickford è stato accusato di aggressione e tentato omicidio, ma potrebbe essere accusato anche di terrorismo.

Il 1° gennaio la polizia di New York ha arrestato il 19enne per tentato omicidio. Trevor Bickford è stato trasportato in ospedale dopo essere stato colpito alla spalla durante lo scontro a fuoco con la polizia.

Secondo il quotidiano americano, Bickford è stato radicalizzato di recente e ha poi pianificato il suo attentato nella metropoli. Poco dopo le 22 del 31 dicembre, il giovane ha aggredito tre agenti che si trovavano vicino all'angolo tra 8th Avenue e la 52esima Strada, appena fuori dal cordone di sicurezza per i festeggiamenti di Times Square.

Un agente, che si era appena diplomato all'accademia di polizia, ha subìto una frattura al cranio durante l'attacco. Gli altri due ufficiali, compreso quello che ha sparato a Bickford, sono stati dimessi dall'ospedale.

La lettera d'addio dell'attentatore

 Il giorno prima di sferrare l'attacco, Bickford aveva scritto una lettera di addio alla sua famiglia in un diario ritrovato dalle forze dell'ordine. "Temo molto che non ti pentirai davanti ad Allah e quindi nutro la speranza nel mio cuore che una parte di te creda, in modo da essere condotta fuori dal fuoco dell'inferno".

L'intenzione di unirsi ai talebani e la denuncia della famiglia

 Secondo fonti citate dalla Cnn, Bickford era stato interrogato dall'Fbi in Maine a metà dicembre, dopo avere affermato che intendeva recarsi all'estero per aiutare i musulmani, dicendosi "pronto a morire" per la sua religione. La madre e la nonna del giovane lo avevano segnalato alla polizia, dopo che il ragazzo aveva espresso il desiderio di recarsi in Afghanistan per unirsi ai talebani.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri