Al Baghdadi, Usa hanno raso al suolo il suo quartier generale
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Rivelazione del New York Times che cita fonti governative. La donna, catturata in estate, avrebbe confessato il luogo dove si nascondeva il leader dello Stato Islamico
Nuovi dettagli vengono alla luce sul raid che ha portato all'uccisione del numero uno dell'Isis al Baghdadi. In particolare, cosa ha spinto le forze speciali statunitensi Delta Force a chiedere - ed ottenere - il via libera da parte degli altri Stati coinvolti nell'operazione contro il leader islamico? Secondo il quotidiano The New York Times, che cita delle fonti governative, sarebbe stata una delle mogli di Al Baghdadi a permettere alla Cia di individuare il nascondiglio situato nella regione di Idlib.
La donna era stata catturata, insieme ad un corriere vicino al Califfo, durante la scorsa estate. La confessione, riguardante lo spostamento di Al Baghdadi dalla zona di Raqqa verso il nord-ovest della Siria, sarebbe avvenuta durante un interrogatorio. Il Presidente Trump, durante la conferenza stampa nella quale ha annunciato al mondo la riuscita del raid e la morte del leader di Isis, ha anche reso noto che "gli Stati Uniti conoscono già il nome del suo successore" e che "è già registrato nei nostri sistemi di sorveglianza". La notizia è stata ripresa dalla testata Newsweek, che parla di Abdullah Qardash, ex militare iraqeno che ha servito sotto Saddam Ussein, come nuova guida dello Stato Islamico.
Resti del corpo di al Baghdadi in mare -I resti di Al Baghdadi sono stati dispersi in mare. Lo hanno confermato i vertici del Pentagono, precisando che gli Stati Uniti hanno arrestato due persone durante il blitz in Siria in cui è stato ucciso il capo dell'Isis. I resti di Al Baghdadi hanno seguito la stessa sorte di quelli di Osama bin Laden, il capo di Al Qaeda eliminato nel 2011 in un raid dei Navy Seals sotto l'amministrazione Obama.
Trump insiste: Al Baghdadi depravato, è morto senza coraggio - Al Baghdadi "era un uomo malato e depravato ed ora è morto stecchito, e posso dirvi che non è morto coraggiosamente": lo ha ribadito Donald Trump in un intervento a Chicago. "Avrebbe dovuto essere ucciso anni fa, un altro presidente avrebbe dovuto ucciderlo", ha aggiunto, evocando indirettamente Barack Obama.
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Da un informatore un campione del sangue del di Al Baghdadi per esame Dna - Secondo la Cnn per individuare Al Baghdadi sarebbe stato fondamentale anche l'apporto di un informatore dell'Isis. L'uomo avrebbe anche fornito un pezzo di biancheria intima e un campione del sangue del califfo che sono poi serviti per confermarne con l'esame del Dna l'identità prima che il raid avesse luogo.
Al Baghdadi viveva in un tunnel sottoterra - Stando a quanto riferito da uno dei cognati di Al Baghdadi, il califfo viveva in tunnel sotterranei, attrezzati con sistemi di ventilazione e illuminazione, e con librerie contenenti libri religiosi. Il leader dell'Isis comunicava con flash drive e consentiva a chi lo circondava di usare cellulari. Quando voleva cambiare postazione si spostava con due pickup Toyota bianchi accompagnato da cinque uomini.