Per gli scienziati è quasi certo che entro 30 anni si verificherà un sisma devastante che causerà centinaia di migliaia di morti. Giovedì forte sisma di magnitudo 7.1 ma pochi danni
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C'è un allarme megasisma in Giappone e di conseguenza il primo ministro Fumio Kishida ha deciso di cancellare un viaggio in Asia centrale. L'allerta arriva dagli scienziati che ipotizzano un "mega-terremoto" che potrebbe verificarsi nell'area. "In qualità di primo ministro con la massima responsabilità per la gestione delle crisi, ho deciso che resterò in Giappone per almeno una settimana", ha detto Kishida ai giornalisti. L'allarme megasisma arriva all'indomani del terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito il sud-ovest del Paese.
È la prima volta che viene lanciato un simile allarme da quando è stato introdotto un nuovo sistema di allerta dopo il devastante terremoto del 2011, che ha provocato uno tsunami mortale e un disastro nucleare. Il capo del governo avrebbe dovuto visitare il Kazakistan, l'Uzbekistan e la Mongolia, e aveva programmato di partecipare a un vertice che riuniva cinque Paesi della regione.
L'Agenzia meteorologica giapponese (Jma) afferma che il rischio di un terremoto di proporzioni devastanti intorno alla Fossa di Nankai, lungo la costa del Pacifico, è improvvisamente più alto, emettendo di fatto il primo allarme di questo tipo. L'avviso segue il terremoto di magnitudo 7.1 registrato nella regione del Kyushu, nel versante sud-occidentale dell'arcipelago alle 16:42 locali (le 9:42 in Italia). Per questo motivo la commissione formata da esperti ha invitato la popolazione a prepararsi per ogni evenienza.
In base alle stime del governo giapponese ci sono il 70-80% di possibilità che un terremoto di magnitudo 8 o 9 si verifichi lungo la fossa entro i prossimi 30 anni, con un numero di morti che potrebbe superare quota 320.000. La fossa del Nankai è una depressione lineare del fondo oceanico situata nel Nankaido, la regione geografica marina posta a sud dell'Honshu, l'isola più grande del Giappone. L'area - che si estende a circa 900 km al largo della costa - e che corre pressoché parallela alla linea tettonica mediana giapponese, copre una faglia che è all'origine dei più devastanti terremoti degli ultimi secoli.
Nel caso in cui si verifichi un terremoto di massima magnitudo nella Fossa di Nankai, è previsto che ampie aree, da Kanto a Kyushu, siano soggette a forti scosse, con alte probabilità di tsunami lungo la costa del Pacifico, da Kanto fino a Okinawa.
Nel sisma di giovedì non sono stati segnalati danni gravi. L'Agenzia per la gestione degli incendi e dei disastri ha riferito che otto persone sono rimaste ferite, molte a causa della caduta di oggetti. All'incrocio di diverse placche tettoniche lungo la "cintura di fuoco" del Pacifico, il Giappone è uno dei Paesi con la maggiore attività sismica al mondo. L'arcipelago, che ospita circa 125 milioni di persone, registra circa 1.500 scosse all'anno, la maggior parte delle quali di bassa entità. Anche i terremoti più forti provocano generalmente pochi danni, grazie soprattutto all'applicazione di norme edilizie antisismiche e alla consapevolezza delle misure di emergenza da parte della popolazione.