FRONT NATIONAL NON FA IL BOTTO

Amministrative in Francia: vince Sarkozy, niente ciclone Le Pen

Ma la leader dell'estrema destra francese rivendica "il primo posto" per il suo Front National: "Siamo il primo partito perché l'Ump è alleato con l'Udi"

23 Mar 2015 - 06:50
 © ansa

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Va in scena in Francia il grande ritorno di Nicolas Sarkozy: l'ex presidente vince le amministrative in cui era attesa l'affermazione del Front National di Marine Le Pen come primo partito a livello nazionale. L'estrema destra conquista terreno ma non sfonda, la gauche di governo perde molte posizioni ma non crolla.

Dopo la vittoria Sarkozy punta alle presidenziali - Vincitore indiscusso di questo primo turno è l'Ump di Sarkozy, alleato con l'Udi, che si è attestato al 31%. L'ex presidente francese ha confermato che il suo partito non parteciperà al "Fronte repubblicano" (le alleanze con il Ps in funzione anti-Le Pen) ma che con il Front National "non ci saranno accordi né locali né nazionali".

Visibilmente soddisfatto, Sarkozy ha confermato inoltre di puntare alle presidenziali 2017, sottolineando che "l'alternanza si è ormai messa in moto, nulla la fermerà".

Le Pen: "Siamo il primo partito di Francia" - La leader del Front National, Marine Le Pen, che pure aveva puntato a finire in testa, esulta e rivendica per il suo Front National il titolo di "primo partito di Francia" (il il 24,70% dei voti): "Siamo il primo partito di Francia perché l'Ump è alleato con l'Udi", ha detto. Stessa posizione per il suo vice, Florian Philippot: "Siamo soddisfatti, realizziamo un risultato assolutamente storico per il Front National".

I socialisti non crollano ma perdono terreno - Il Partito socialista viene staccato di diversi punti dall'Ump e dal Front National. C'è stato il crollo sotto il 20%, al 19,90%, come ipotizzavano i sondaggi, ma il terreno perduto, soprattutto a livello locale dove molti suoi dipartimenti cambiano colore, è allarmante. Nonostante ciò, il primo ministro francese Manuel Valls ha parlato di "tenuta" dei partiti istituzionali.

Sondaggi sbagliati anche sull'astensione, che era stata ipotizzata a livelli record e che invece si è fermata attorno al 49% contro il 55% delle elezioni del 2011.

Elezioni anche in Andalusia, a capo della regione si conferma il Psoe - Domenica ai seggi anche per l'Andalusia, per quello che è stato visto come il primo test del cruciale anno elettorale in Spagna. Confermata la storica egemonia del Partido Socialista Obrero Espanol (Psoe) nella regione: secondo i risultati praticamente definitivi, il Psoe ha ottenuto 47 deputati.

Nuovo tracollo del Partido Popular, nel 2012 il partito più votato, con il 40,6% dei voti, scivolato ora al 26,9% (da 50 a 33 seggi), in una Camera andalusa molto più frammentata, con l'irruzione delle due nuove forze politiche. Gli indignados di Podemos, con un exploit all'esordio sulla scena nazionale, conquistano circa il 15% (15 seggi) mentre il partito centrista Ciudadanos si attesta come quarta forza politica, con il 9,1% dei voti (9 seggi).

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