Allo "Ziggo Dome", uno dei più grandi locali d'Europa, sono state fatte entrare 1.300 persone, tutti volontari: dall'analisi dei dati indicazioni utili per riprendere le attività in sicurezza
Milletrecento persone che ballano e bevono all'interno di una discoteca. Quello andato in scena ad Amsterdam sabato non è un raduno di negazionisti ma un esperiemento per ricavare dati utili per le riaperture in sicurezza. Allo "Ziggo Dome", uno dei più grandi locali d'Olanda e d'Europa, la sensazione era quella della vita in era pre-Covid. Per la serata si sono prenotate oltre 100mila persone, i biglietti di ingresso da 15 euro sono andati esauriti in pochi minuti.
I 1.300 volontari selezionati per l'esperimento sono stati tutti testati all'ingresso e divisi in cinque gruppi. A ogni gruppo sono state imposte delle regole diverse.
Ad organizzare l'evento è stato Ruud Verdaasdonk, ricercatore dell'università di Twente: "Abbiamo offerto un preparato fluorescente che si può bere come una birra. Quando le persone cantano e urlano, le goccioline emesse possono essere rilevate a distanza".
Nel corso della serata, la prima delle otto previste in Olanda, oltre al droplet sono stati valutati anche altri parametri e rilevati tutti gli spostamenti attraverso un sensore che riesce a stabilire i contatti avuti da ogni volontario. Dall'analisi dei dati sarà possibile ricavare indicazioni utili per la ripresa dei grandi eventi in sicurezza.