Dopo Netflix, anche il colosso del cinema minaccia di traslocare. L'a.d. Iger: "Sarebbe difficile per noi continuare le nostre attività nello Stato"
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Walt Disney è pronta a lasciare lo Stato della Georgia se le norme restrittive sull'aborto entreranno in vigore nello Stato il prossimo anno. E' stato l'amministratore delegato Bob Iger a ventilare l'ipotesi di un addio, spiegando che sarebbe "molto difficile" per la società mantenere la sua attività di produzione nel caso in cui le legge annunciata diventasse operativa.
Dopo Netflix, anche un colosso come la Disney dunque mette le mani avanti esprimendo chiaramente le sue riserve sulla legge e l'intenzione di traslocare se gli annunci saranno rispettati. "Ritengo che molte persone che lavorano per noi non vorrebbero continuare a farlo nello Stato con le nuove norme e noi dobbiamo prestare attenzione ai loro desideri - spiega Iger -. Al momento stiamo seguendo attentamente l'iter di quella legge".
Nel 2018 la Disney ha girato 455 produzioni nello Stato americano. Tra gli altri, Black Panter e Avengers: Endgame. Il governatore della Georgia ha però confermato che non ci saranno passi indietro sulla legge "nel nome della lotta a difesa della vita". L'attuale legge permette di interrompere la gravidanza fino alla ventesima settimana. Dall'inizio di maggio, quando la legge è stata firmata, molti attori e società di produzione indipendenti hanno dichiarato la loro contrarietà.