"Girerò il mondo intero per chiedere sostegno internazionale", dice l'ex sindaco di Caracas e oppositore del regime di Maduro dopo essere riuscito a fuggire dagli arresti domiciliari
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"Ringrazio per il sostegno dato alla causa del Venezuela. Mi trovo in libertà, ma vivo con l'angoscia per la situazione del mio Paese". Lo ha detto Antonio Ledezma, ex sindaco di Caracas e oppositore del regime di Maduro, a Tgcom24. "In Venezuela ci sono milioni di italiani che portano questa croce sulla spalle, che soffrono e hanno perso delle aziende, che hanno creato da soli con le loro forze. Io girerò il mondo intero per chiedere sostegno internazionale", ha aggiunto.
Ledezma, che è in esilio a Madrid, ha raccontato come è riuscito a fuggire dagli arresti domiciliari. "Ho dovuto passare 29 posti di blocco del regime. Grazie alla forza che ho avuto nel lottare contro il regime sono riuscito a scappare", ha spiegato.
Obiettivi futuri? "Riuscire a superare gli ostacoli per ricostruire l'unità dell'opposizione. Il Venezuela sta vivendo la situazione economica peggiore della sua storia, con un salario minimo che equivale a 10 centesimi di dollari. Abbiamo l'inflazione più alta del mondo, una contraddizione difficile da credere: con un dollaro lì si può comprare più di 60 mila litri di benzina".
"Ora - ha affermato - voglio chiedere sostegno internazionale alla democrazia del Venezuela. Ringrazio il ruolo dell'Italia nel Consiglio dell'Onu in difesa dell'autonomia e voglio ringraziare Antonio Tajani perché ha rappresentato in modo dignitoso il popolo venezuelano".