Ferita dal rapace

Aquila reale attacca una bimba di 20 mesi in Norvegia

  La piccola è stata portata in ospedale dove ha avuto bisogno di alcuni punti di sutura. La guardia forestale ha abbattuto l'uccello

10 Set 2024 - 13:00
 © Afp

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In Norvegia un'aquila reale ha attaccato una bimba di 20 mesi che stava giocando nel cortile della fattoria di famiglia. L'animale si è scagliato su di lei all'improvviso, colpendola con i suoi artigli. La madre e un vicino di casa, allertati dalle grida della piccola, hanno intrapreso una lotta con il rapace per metterla in salvo. Alla fine è servito anche l'intervento di una guardia forestale. La figlia è stata portata in ospedale: le sue condizioni non sembrano gravi, ma l’incidente è stato traumatico per famiglia e comunità.

“L’aquila è apparsa dal nulla e ha afferrato nostra figlia più piccola”, ha raccontato il padre alle tv norvegesi. “La madre è saltata subito in aiuto e ha afferrato l’aquila, ma ha dovuto lottare per far sì che lasciasse andare nostra figlia”, ha aggiunto il padre. L'animale era particolarmente aggressivo e ha continuato a tornare mentre la donna tentava di proteggere la piccola e allontanarsi.

In loro aiuto e poi arrivato un vicino di casa che ha provato ad allontanare il rapace con un bastone, non riuscendoci a causa dell'insistenza dell'aquila, che sembrava vedesse la bambina come una preda. È arrivata infine una guardia forestale, Per Kare Vinterdal, che è riuscito ad arrestare l'animale solo abbattendolo. La piccola è stata medicata in ospedale. Gli artigli del rapace le hanno procurato diversi graffi sul viso e ferite: una di queste, alla nuca, ha richiesto punti di sutura. I sanitari che hanno curato la piccola hanno accertato che le condizioni non erano gravi. Rimane però il forte spavento.

Il caso ha innescato un dibatto pubblico in Norvegia, dove pare che nel giro di cinque giorni si siano registrati quattro attacchi di aquila reale. L'aggressività mostrata dal volatile verso un essere umano è anomala per la sua specie. Attacchi del genere sono estremamente rari. "L'aquila era determinata e continuava a tornare nonostante i tentativi di allontanarla", ha commentato la guardia forestale. Il grande rapace può attaccare una persona se si sente minacciata. Non è ancora chiaro in questa vicenda, però, che cosa avrebbe potuto causare questo meccanismo di difesa.

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