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Nella vicenda di Patrick George Zaly, il ricercatore arrestato in Egitto, è auspicabile "un'azione incisiva e costante a partire dalla presenza, come chiesto dall'Italia, di osservatori Ue alle udienze che seguiranno". A chiederlo è il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, secondo il quale l'annuncio dell'azione esterna da parte dell'Ue è "ispirato a eccessiva prudenza".