L'opera era stata attribuita a un pittore minore del Seicento, poi la scoperta
Appartiene al museo di Braunschweig, in Germania, da centinaia di anni, ma solo ora si è scoperto il reale valore di un disegno a matita che rappresenta un cane. L'opera, numero di inventario 719, era stata attribuita ad un pittore minore del Seicento, Malchior Roos. Le recenti indagini hanno però svelato come in realtà si tratti di un ben più prezioso Rembrandt.
Il sospetto è venuto, per la prima volta qualche anno fa, a un esperto alle prese con il patrimonio artistico dell'Herzog Anton Ulrich Museum, che doveva digitalizzare la collezione di disegni. Stando alla Bild, Thomas Doering avrebbe reagito affermando di conoscere un solo pittore, che disegnasse a quel tempo (pieno barocco) con tale "sonnambula sicurezza": non il pittore seicentesco tedesco Malchior Roos, cui era stata attribuita fino ad allora l'opera (era il 2014), ma il fiammingo Rembrandt van Rijn, appunto. Un sospetto confermato nel tempo da diversi critici internazionali.
Il misterioso passato del cane di Rembrandt - Non è possibile risalire con precisione a come il disegno sia arrivato nella collezione in Bassa Sassonia. Nel 1772 il museo comprò l'eredità di una famiglia che conteneva 200 disegni di animali, ed è possibile che questo gioiello sia approdato lì in questa occasione. Potrebbe trattarsi di uno studio usato da Rembrandt come modello per tele successive.