Un risarcimento amichevole

Arte rubata ai Masai: Oxford ripaga la tribù con 98 mucche

Un membro della tribù del Kenya ha notato nel museo dell'università britannica alcuni manufatti appartenenti ai propri avi. Da qui la richiesta di restituzione e l'offerta dei bovini, che però non è piaciuta

04 Lug 2023 - 17:37
 © Afp

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Novantotto mucche. Le ha offerte l'università britannica di Oxford a due famiglie della tribù dei Masai del Kenya come risarcimento per la sottrazione di preziosi manufatti antichi durante il periodo coloniale. Gli animali sono stati consegnati a mo' di "risarcimento amichevole", ma i rappresentanti del clan Loita di Narok hanno fatto sapere che, pur apprezzando il gesto, vogliono "un risarcimento adeguato". 

Oggetti rubati nel museo

 Il caso è esploso cinque anni fa, quando un keniano della tribù dei Masai si è recato in visita al "Pitt Rivers Museum" di Oxford. Qui ha notato la collezione di oggetti d'arte sottratti ai propri antenati e ha chiesto all'ateneo di restituirli.

"Proprietari uccisi per derubarli"

 La direttrice degli studi museali di Oxford, Laura Van Broekhoeven, in quell'occasione aveva ammesso che l'istituzione possiede 148 manufatti Masai di epoca coloniale, ma che solo cinque sarebbero stati illegittimamente sottratti. Il governatore della contea di Narok, Patrick Ntutu, non è però d'accordo con lei. Infatti, ha detto ai giornali inglesi: "Crediamo che i proprietari di quei manufatti siano stati uccisi o mutilati prima che gli ornamenti fossero portati via".
  

Un portavoce delle famiglie Masai, di nome Seka ole Sululu, ha dichiarato che è stata presa comunque la decisione di arrivare a una riconciliazione pacifica con l'università di Oxford. Le famiglie della tribù non hanno quindi fatto causa, anche se si aspettano un congruo risarcimento. Da qui l'offerta dell'università di chiudere la vicenda in maniera amichevole con una donazione di 98 mucche. Peccato che per i Masai gli animali non bastino. Infatti, li hanno accettati, ma poi hanno precisato che si aspettano qualcosa in più.

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