Pacifico, i due pescatori sono rimasti 33 giorni in mare e, senza saperlo, hanno ripercorso la stessa rotta di uno zio dato per morto in mare negli anni Cinquanta
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Si sono spersi in mare e dopo aver trascorso 33 giorni alla deriva, nutrendosi di pesce crudo e bevendo poca acqua piovana e anche di mare, due pescatori del piccolo stato-arcipelago di Kiribati nel Pacifico si sono salvati approdando su un'isoletta, la stessa sulla quale era naufragato negli anni Cinquanta un familiare dato per morto in mare.
I due, Uein Buraniwe di 53 anni e Temaei Tontaake di 26 si erano perduti in piena notte il 22 ottobre, quando si era guastato il loro navigatore Gps, e solo un mese dopo, spinta dal vento e dalle correnti, la loro barca ha finalmente raggiunto l'isoletta di Madrik nelle Isole Marshall, 560 km a nordovest dell'atollo di Marakei a Kiribati, da cui erano partiti.
A Madrik il più giovane dei due ha scoperto che un suo zio, disperso in mare negli anni 50 dopo esser salpato da Marakei, era finito nella stessa isoletta, dove aveva sposato una donna del luogo. E difatti a Madrik solo comprende la lingua di Kiribati e ha potuto comunicare con loro, ed è proprio una discendente del loro zio di nome Bairo. "Adesso sappiamo cosa è accaduto a mio zio", ha detto Tontaake.