Dalle regioni dell'ex DDR sono quasi 10 mila i giovani che si spostano verso il Paese di Wojtyla in cerca di posto fisso e carriera. Sono idraulici, falegnami, muratori, operai specializzati
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La crisi colpisce anche la Germania e allora sono quasi 10mila i tedeschi che hanno scelto di trasferirsi nella vicina Polonia alla ricerca di lavoro. Come racconta il settimanale polacco Uważam Rze, il Paese di Karol Wojtyla ha preso il posto prima ricoperto dall'Austria e viene preferito a Svizzera e Stati Uniti dai tedeschi in cerca di opportunità. Sono soprattutto idraulici, falegnami, muratori eoperai specializzati gli immigrati che arrivano dal Brandeburgo e dalla Pomerania occidentale, regioni dell'ex Ddr oggi molto colpite dalla disoccupazione.
22 miliardi di euro di investimenti tedeschi Secondo l'Ufficio federale tedesco di Statistica, sono quasi seimila le piccole e medie imprese tedesche che hanno traslocato oltre il confine con la Polonia, per un totale di 22 miliardi di euro di investimenti. Una somma che equivale al 21% di tutti gli investimenti esteri presenti nel paese baltico. Ad attrarre è soprattutto la prospettiva di un lavoro fisso e l'opportunità di fare carriera ottenendo incarichi di maggiore responsabilità.
Prima della caduta del Muro e della trasformazione democratica della Polonia, il flusso migratorio era inverso e la Germania occidentale era considerata un luogo mitico per i rifugiati polacchi in cerca di benessere e libertà.