Il parlamento di Ankara ha votato intanto il via libera a operazioni militari oltre confine: "Non è una mozione per la guerra" ha detto il vicepremier turco, spiegando che si tratta di una mozione "di carattere dissuasivo"
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Diversi soldati sarebbero rimasti uccisi nel bombardamento turco al confine. Lo riporta l'osservatorio siriano Human Rights Watch senza dare una cifra precisa delle vittime. Ieri l'attacco dal territorio siriano al villaggio di Akcakale, nella Turchia sud-orientale, aveva provocato almeno cinque moti e tredici feriti. Dopo il via libero del parlamento turco a operazioni militari, arrivano le scuse di Damasco: "Incidente che non si ripeterà".
Damasco si scusa: "Incidente che non si ripeterà"
Il governo siriano si è scusato con quello turco per il colpo di mortaio che ieri ha ucciso cinque persone di Akcakale. Lo ha detto il vicepremier di Ankara, Besir Atalay. Damasco, ha aggiunto, "ha garantito che l'incidente non si ripeterà". Da parte sua, la Turchia, ha spiegato Besir Atalay, non vuole una guerra con la Siria e il via libera votato oggi del parlamento di Ankara a possibili operazioni militari oltre le frontiere nazionali, ha un carattere dissuasivo. "Non è una mozione per la guerra", ha precisato infatti il vicepremier.
Via libera del Parlamento a operazioni militari
Il Parlamento turco ha concesso il via libera al governo per operazioni militari oltre i confini con la Siria. In una nota l'esecutivo aveva scritto di ritenere che "l'azione aggressiva" dell'esercito siriano sia diventata una seria minaccia alla sicurezza del Paese. Per questo, Ankara aveva chiesto l'autorizzazione del Parlamento al dispiegamento di truppe turche fuori dai propri confini.
Oggi la risposta dell'Onu
Secondo fonti diplomatiche americane nelle prossime ore il Consiglio di sicurezza dell'Onu condannerà l'attacco siriano "nella maniera più assoluta" e chiederà la fine delle violazioni sul territorio turco. Lo "statement" del Consiglio sicurezza sarebbe stato già divulgato se Russia e Cina, da sempre alleate di Damasco, non avessero chiesto un rinvio.
Mercoledì sera il premier turco Tayyip Erdogan, in un comunicato diramato subito dopo l'azione delle forze armate di Ankara, aveva parlato di "attacco abominevole" a cui la Turchia avrebbe dato risposta. Intanto la Casa Bianca ha condannato i colpi di mortaio siriano in territorio turco. "Siamo accanto ai nostri alleati turchi" ha fatto sapere in un comunicato. Condanna alla Siria anche da Londra. Il ministro degli Esteri William Hague, in una nota, ha parlato di "atto oltraggioso".
Terzi: "Legittima la richiesta di attacco di Ankara"
"La richiesta di autorizzazione a operazioni militari all'esterno del territorio turco è una valutazione che dà il Governo turco e credo che sia perfettamente legittimato a chiederla": è quanto affermato dal ministero degli Esteri, Giulio Terzi, commentando la richiesta del Governo di Ankara al Parlamento in risposta ai colpi di mortaio siriani.
"Fino ad ora si è rimasti nell'ambito dell'articolo 4 sul piano della concertazione politica fra Paesi dell'Alleanza, ma anche nel Consiglio Nato di questa notte è stato riaffermato il principio della indivisibilità della sicurezza, al quale i membri dell'Alleanza tengono molto'' ha quindi aggiunto Terzi.