A DUE ANNI DALLA SCOMPARSA

Gemelline sparite, la seconda vita della madre: "Ora aiuto i bambini di tutto il mondo"

Irina Lucidi parla a due anni dalla scomparsa delle figlie: "Ancora non ho il coraggio di ammettere che Livia e Alessia sono morte"

17 Gen 2013 - 08:08
 ©  Afp

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"Non le rivedrai più", questo il messaggio che Matthias Schepp aveva lasciato alla moglie prima di suicidarsi sotto un treno a Foggia. E da quel 30 gennaio 2011 sono infatti sparite nel nulla le loro gemelline, Livia e Alessia. Ora però Irina Lucidi ha ricominciato a vivere, le sue bimbe le immagina ancora mentre giocano in casa, e anche se non vuole ancora ammettere la loro morte ha deciso di dedicare la sua vita ai bambini, quelli indifesi e quelli scomparsi.

Sul Corriere della Sera Irina racconta come è stata stravolta la sua vita. La carriera nell'ufficio legale alla Philip Morris è finita "anche se ho cercato di riprenderla ma non tornerò più a fare quel mestiere". Lei non vive più nella sua casa di Saint-Sulpice, vorrebbe venderla ma per motivi ereditari dovrebbe dichiarare la morte delle sue bimbe. E il coraggio ancora non c'è per fare questo passo. Lo ha avuto per dedicare la vita ai bambini di tutto il mondo. Dopo i primi mesi di dolore Irina raccoglie tutte le sue energie e parte. Destinazione, l'Asia. "Ma non ho fatto la turista, avevo deciso che sarei tornata solo quando ne avessi avuto voglia ed è successo solo dopo alcuni mesi".

La mamma di Livia e Alessia ha vissuto nei villaggi indonesiani, indiani, di Hong Kong. Là dove i bambini non hanno nulla "ma hanno un sorriso che gli occupa tutto il viso". Ha insegnato inglese, ha vissuto con loro.

"Mio marito aveva tutto e l'ha buttato via"
Ma il ricordo delle sue bimbe e di quell'uomo con cui "ho vissuto anni ma non conoscevo" è indelebile. "Guardando i bimbi poveri pensavo a Mathias a quanto è stato stronzo, era ricco nel Paese più ricco del monto, aveva tutto e l'ha buttato via senza motivo", dice Irina. Ma questa brutta storia ha portato con sè una rinascita.
Nella ricca Svizzera dove la famiglia Schepp viveva mancava un'associazione per la ricerca dei bimbi scomparsi. Ora grazie a Irina c'è la Missing Children. Sperando che non si ripetano più tragedie come quella di Livia e Alessia.

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