Lo scoppio, avvenuto a Komi, sarebbe stato provocato da un accumulo di metano
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Diciotto operai sono morti in seguito a una violenta esplosione avvenuta in una miniera di carbone a Komi, nell'estremo nord della Russia. Lo riferisce il ministero degli interni citato dall'agenzia Itar-Tass. Lo scoppio sarebbe stato provocato da un accumulo di metano.
La miniera è di proprietà della Severstal, uno dei principali produttori russi di carbone.