Vicini di casa quella notte sentirono grida provenire dalla villa. In camera c'erano siringhe e testosterone. E si scopre che lo sportivo in passato fu arrestato per aggressione
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Dalla villa di Oscar Pistorius a Pretoria provenivano "urla senza fine prima degli spari" nella notte in cui fu assassinata Reeva Steenkamp. E' quello che hanno dichiarato, secondo i pubblici ministeri, alcuni testimoni a proposito di quanto accadde tra il 13 e il 14 febbraio, quando l'atleta uccise la sua fidanzata.
Testimonianza decisiva: litigi furiosi alle 2 di notte - La testimonianza riguardante le urla viene ritenuta decisiva, dal momento che l'atleta sostiene di aver sparato a Reeva scambiandola per un intruso, e che la coppia era andata a dormire verso le 22. Secondo la testimonianza citata dall'accusa invece i due stavano invece litigando furiosamente tra le 2 e le 3 di notte.
Entrando nel dettaglio, un testimone ha detto di aver sentito prima degli spari, poi "una donna urlare tre volte, poi altri spari", come ha riferito un investigatore in aule. "Abbiamo - ha spiegato - la testimonianza di una persona: dice che, dopo aver sentito degli spari, è uscita sul suo balcone e ha visto che in casa di Pistorius la luce era accesa. Poi ha sentito una donna urlare due, tre volte, e di nuovo altri spari".
Pistorius arrestato in passato per aggressione - L'atleta era già stato arrestato in passato per aver aggredito una persona nella sua villa, come ha rivelato un investigatore a un'udienza sulla richiesta di libertà su cauzione del campione paraolimpico. "Non ricordo esattamente la data - ha detto - ma ha avuto un incidente in casa sua ed è stato arrestato per un'aggressione".
Il procuratore: "Ha sparato verso il bagno da un metro e mezzo" - Il procuratore Gerrie Nel ha detto che Pistorius "ha sparato direttamente sul water, da una distanza di un metro e mezzo", intervenendo in aula al tribunale, dove è in corso l'udienza per la richiesta di libertà su cauzione per il campione paraolimpico.
"Quando si apre la porta del bagno, il water si trova a sinistra. Bisogna quindi girarsi un po' e sparare ad angolo per colpirlo", ha poi precisato l'investigatore Hilton Botha che ha presentato in aula una piantina del luogo dell'omicidio. Il procuratore ha inoltre affermato che la vittima "al momento degli spari era vestita" con pantaloncini bianchi e un top nero, e che quando sono arrivati i soccorsi il corpo era coperto da asciugamani.
La Procura: no alla scarcerazione, è a rischio fuga - Ancora Botha ha detto in udienza che Pistorius non deve essere scarcerato su cauzione perché è a rischio fuga. Secondo l'accusa, inoltre, l'atleta possiede una casa in Italia: notizia però che è stata subito smentita dall'avvocato difensore. Due anni fa Pistorius ha trascorso molto tempo a Gemona, la città friulana di cui è anche diventato testimonial, per prepararsi alle Paraolimpiadi e alle Olimpiadi del 2012.
In casa munizioni senza licenza - Nella casa intanto sono state trovate anche munizioni calibro 38 senza licenza. Per questo, gli inquirenti chiedono che l'atleta sia accusato anche di possesso illegale di munizioni. L'accusa ha inoltre precisato che la Steenkamp è stata colpita alla testa, a un braccio e all'anca.
Nella stanza da letto siringhe e testosterone - Due confezioni di testosterone e siringhe sono state trovate nella camera da letto di Oscar Pistorius. Lo riferisce uno degli investigatori testimoniando in aula a Pretoria.