VERSO UNA SVOLTA?

Siria, presto capo del governo provvisorio

Dal vertice di Roma garantiti aiuti agli insorti. Terzi: "Dal regime crimini contro l'umanità"

28 Feb 2013 - 13:26
 © Ansa

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Al vertice di Roma sulla situazione in Siria, i ribelli hanno annunciato come imminente la nomina di un capo del governo provvisorio che opererà all'interno del Paese. I ministri delle nazioni partecipanti al summit hanno, da parte loro, garantito "un maggiore supporto politico e materiale alla Coalizione, come l'unica e legittimata rappresentanza del popolo siriano, e a fornire una maggiore e concreta assistenza all'interno della Siria".

"Stop immediato ai bombardamenti indiscriminati" - "Il regime deve porre un termine immediato ai bombardamenti indiscriminati contro le aree popolate perché si tratta di crimini contro l'umanità e non possono rimanere impuniti". E' quanto si legge in un comunicato della Farnesina al termine della riunione sulla Siria a Roma, in cui si è sono condannati quei Paesi che forniscono armi al regime siriano.

Terzi: "Non possiamo tollerare la carneficina" - "Il regime siriano sta compiendo veri e propri crimini contro l'umanità". Così il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, al termine del summit a Roma dei Paesi amici della Siria. "Non possiamo tollerare la carneficina" in Siria, compreso l'uso dei missili scud da parte del regime, "massacri e repressioni che sono veri e propri crimini contro l'umanità".

Kerry: "Usa forniranno 60 milioni di dollari" - Gli Stati Uniti forniranno 60 milioni di dollari all'opposizione antiregime per raggiungere l'obiettivo di una transizione pacifica. L'America fornirà anche "assistenza diretta non letale". Lo ha annunciato il segretario di Stato americano, John Kerry, al termine della riunione di Roma sulla Siria specificando che si tratta di cibo e forniture mediche. Kerry non ha mai citato possibili forniture militari.

In Siria ancora sangue e violenze - Intanto nel Paese continuano le violenze. Oltre 70 persone, tra cui bambini, neonati, adolescenti e anziani, sono stati giustiziati nelle ultime ore a sud di Aleppo dalle forze fedeli al presidente Bashar al Assad. Lo riferiscono attivisti dei Comitati di coordinamento locali che pubblicano su internet la lista delle generalità delle vittime finora identificate.

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