VICINO A BELGRADO

Serbia, uomo uccide 13 persone: erano parenti

E' successo in un villaggio di campagna vicino a Belgrado. Il killer ha poi tentato il suicidio

09 Apr 2013 - 12:01
 © Ap/Lapresse

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Un folle ha ucciso tredici persone (tra le quali un neonato) e ne ha ferite altre tre in una sparatoria in un villaggio nei pressi di Belgrado, in Serbia. L'uomo ha quindi tentato, senza riuscirci, di uccidere la moglie e di suicidarsi. Un portavoce del ministero dell'Interno ha spiegato che le vittime sono state trovate morte all'interno di cinque abitazioni di Velika Ivanca, e ha fatto sapere che sull'accaduto è in corso un'inchiesta.

Le persone erano tutte parenti del killer - La prima vittima di Ljubomir Bogdanovich, 60 anni, è stata il figlio di 42 anni. Subito dopo, l'uomo ha ucciso la madre e ha sparato alla moglie che, nonostante le ferite, è riuscita ad avvertire la polizia. Secondo i vicini, il killer lavorava come operaio in una ditta slovena, ma da un anno lui e il figlio erano disoccupati. Negli anni novanta, sempre secondo le testimonianze citate dai media, Bogdanovich aveva combattuto nelle guerre della ex Jugoslavia ed era in possesso di un porto d'armi dal 1981.

L'autore della strage e la moglie sono ricoverati in un ospedale di Belgrado, presidiato dalla polizia che impedisce a chiunque di avvicinarsi.

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