L'esercito di Assad espugna Qusayr, roccaforte dei ribelli. L'appello del Papa: "Basta violenze"
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"Il regime di Bashar al-Assad ha fatto uso di gas sarin". La conferma arriva anche dalla Gran Bretagna, che fa sapere di avere prove "fisiologiche" dell'utilizzo da parte degli uomini del presidente, come ha annunciato un portavoce del governo britannico. La notizia arriva nel giorno in cui l'esercito siriano ha espugnato Qusayr, la roccaforte dei ribelli, facendo centinaia di morti.
Una notizia, quella arrivata da Londra, che conferma dunque quanto detto ieri da Parigi, secondo cui ci sono le prove che "almeno una volta" Damasco ha fatto ricorso al gas sarin.
L'espugnazione di Qusayr - E intanto la tv di Stato ha fatto sapere che l'esercito siriano ha preso il controllo "totale" della regione di Qusayr, al termine di un'offensiva di tre settimane sulla città che ha causato centinaia di vittime. "L'esercito arabo siriano controlla totalmente la regione di Qusayr, nella provincia di Homs, dopo aver ucciso un gran numero di terroristi e averne catturati degli altri", ha reso noto infatti il canale Al Ikhbariya.
Tv di Stato: "Riportata sicurezza e stabilità" - "Le nostre eroiche forze armate hanno riportato la sicurezza e la stabilità in tutta la città", proclama ancora la tv di Stato. Da parte loro, i ribelli siriani ammettono di essersi ritirati da Qusayr dopo il violento attacco, condotto dall'esercito di Damasco e dai combattenti Hezbollah, che hanno fatto centinaia di vittime. Ma dicono anche che non si piegheranno.
I ribelli: "Combatteremo Hezbollah anche in Libano" - "Combattenti Hezbollah stanno invadendo la Siria - ha detto alla Bbc il capo militare dell'esercito siriano libero dei ribelli anti-Assad, Selim Idriss -. Se continueranno a farlo e se le autorità libanesi non faranno niente per fermarli, ci sentiamo autorizzati a combattere Hezbollah dentro il territorio del Libano". E, negando che i ribelli stiano perdendo la guerra, ha però aggiunto che "c'è un grandissimo numero di combattenti Hezbollah in Siria, a Qusayr, Idlib, Aleppo, Damasco, ovunque nel Paese".
Il Papa: "Basta violenze, promuovere la pace" - Il Papa rinnova l'appello per la Siria affinché le armi vengano abbandonate e appoggiate tutte le "iniziative concrete" che la "comunità internazionale vuol promuovere con lo scopo di mettere fine alla guerra" e una soluzione negoziale al conflitto venga trovata. Francesco lo ha detto nell'udienza agli organismi caritativi cattolici.