Eludendo la sorveglianza e penetrando nell'impianto di Tricastin, nel sud del Paese, i militanti hanno dimostrato la "fragilità" di questi siti. Autorità nucleare: nessun impatto sulla sicurezza
Decine di attivisti di Greenpeace sono riusciti a penetrare all'interno della centrale atomica francese di Tricastin, nel sud del Paese. Lo annuncia lo stesso movimento ecologista, postando su Twitter le immagini dell'azione dimostrativa. Tutti i 29 attivisti sono stati fermati. Tra loro anche italiani. Gli ambientalisti continuano a chiedere la chiusura del sito, la cui costruzione risale a più di trent'anni fa.
I militanti di Greenpeace (oltre che francesi, anche italiani, romeni e spagnoli) sono saliti sulle infrastrutture che circondano i reattori n. 1 e 3 alle 5 della mattina, come ha detto la portavoce Isabelle Philippe, e hanno srotolato delle bandiere allo scopo di denunciare la "fragilità" degli impianti nucleari. Su una bandiera, proiettata poi sul muro della centrale, c'era l'immagine del presidente francese François Hollande con la scritta "Presidente della catastrofe?". Su una seconda si leggeva "Tricastin: incidente nucleare".
"Con quest'azione, Greenpeace chiede a François Hollande di chiudere la centrale di Tricastin, che è tra le cinque più pericolose della Francia", dice in un comunicato Yannick Rousselet, responsabile della campagna contro il nucleare per la sezione francese di Greenpeace. L'impianto è stato costruito più di trent'anni fa.
Una portavoce di Edf, la società che gestisce la centrale, ha detto che gli attivisti non hanno potuto raggiungere due dei reattori della centrale stessa, aggiungendo che alcuni militanti si sono incatenati a strutture metalliche e scale.
Il ministero dell'Interno Manuel Valls ha precisato che gli ambientalisti non sono entrati nelle "zone sensibili" della centrale, in particolare alla sala comandi, e ha chiesto un rapporto completo sull'irruzione. In ogni caso, il blitz degli ambientalisti pone molti interrogativi sulla sicurezza di questi siti nucleari.
Autorità nucleare: nessun impatto sulla sicurezza - Anche se, dopo l'azione dimostrativa, l'Autorità di sicurezza nucleare ha sottolineato che "non c'è stato alcun impatto sulla sicurezza dell'installazione".
Le promesse di Hollande - Da parte sua, Francois Hollande si è impegnato a ridurre la percentuale di energia nucleare nel mix energetico francese dall'attuale 75% al 50% entro il 2025. Il presidente ha anche detto che intende chiudere entro il 2017 la più vecchia centrale atomica del Paese, quella di Fessenheim, vicino al confine tedesco. Secondo Greenpeace per rispettare la promessa la Francia dovrebbe chiudere almeno 10 reattori entro il 2017 e 20 entro il 2020. Il gruppo chiede anche la chiusura di Tricastin, costruita più di 30 anni fa.
Il governo annuncia "sanzioni più pesanti" - Il governo ha anche fatto sapere che metterà a punto "sanzioni penali più pesanti" contro gli ecologisti che penetrano senza autorizzazione nei siti nucleari. Al momento chi compie questo tipo di azione deve rispondere di "violazione della privacy". Il che, secondo il ministero, è una sanzione "evidentemente inadeguata".