Giornalisti e cameramen a Londra ma il futuro erede reale potrebbe venire al mondo nella città della madre
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Prosegue la lunga, ed estenuante, attesa per l'arrivo dell'erede al trono di Inghilterra (il terzo in realtà in ordine di successione): il figlio di William e Kate di lasciare il grembo materno non sembra averne intenzione. Ma tra i media sorge il sospetto che ci sia in corso un depistaggio: mentre tutti aspettano al St. Mary’s Hospital a Londra, il parto potrebbe avvenire a 70 Km, a Reading, città dove è nata la (futura) mamma Kate Middleton.
Potrebbe non essere l'ospedale giusto quello assediato da giorni dai media. Il tanto atteso bebè potrebbe nascere a 70 chilometri dalla capitale, nell’ospedale di Reading, dove il 9 gennaio del 1982 nacque Catherine Middleton, detta Kate. E' il dubbio che assale inevitabilmente l’esercito di giornalisti davanti alla "Lindo wing" in attesa che arrivi la duchessa di Cambridge per dare alla luce il "royal baby".
E invece Kate, con William, è fuggita dall’insolito caldo londinese che non sembra placarsi rifugiandosi nella grande casa dei Middleton nel Berkshire. L’indiscrezione trapelata nei giorni scorsi sembra confermata dal Daily Telegraph, secondo cui medici e infermieri dell’ospedale di Reading sono stati istruiti alla lettera nell'ambito del piano di emergenza messo a punto nel caso in cui Kate non riuscisse a raggiungere Londra per il parto.
Sempre se i calcoli risulteranno esatti. L'attesa è infatti diventata estenuante anche perché era trapelato il giorno 13 luglio come quello previsto per la nascita, data che tuttavia non era mai stata confermata ufficialmente da Buckingham Palace, mentre forse sarebbe stato meglio dare credito a quelle voci secondo cui Carole Middleton, mamma di Kate, si era lasciata sfuggire che il bebè in arrivo sarebbe nato sotto il segno zodiacale del Leone: quindi non prima del 22 luglio.
Non resta che aspettare, ancora, con un occhio alle webcam fisse sulla "Lindo Wing" -che trasmettono la diretta d un via via di curiosi e speranzosi, molti pronti pure a sfidare il bobby di guardia per una foto ricordo - e uno ai giornali e ai siti che non smettono di registrare l’inesauribile febbre da royal baby.