Le scorte di Pentobarbital, il mix utilizzato in molti Stati americani per eseguire le pene di morte, stanno ormai per finire; si cercano soluzioni, anche se nessun procedimento verrà annullato
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Le esecuzioni capitali in Texas sono a rischio. Lo Stato americano con il più alto numero di condanne eseguite annualmente è alle prese con un problema che non sembra facilmente risolvibile, anche se per il momento le autorità fanno sapere che nessuna pena verrà annullata.
La questione riguarda la sostanza chimica normalmente utilizzata per le iniezioni, le cui scorte sono in procinto di finire. Nel mese di settembre infatti la dotazione di Pentobarbital, questo il nome del liquido letale, scarseggierà tanto da creare dei dubbi sulla fattibilità delle esecuzioni. Questa carenza è dettata da un semplice motivo: alcune delle aziende farmaceutiche che producono i sedativi, che un volta mixati vanno a comporre il Pentobarbital, ne hanno interrotto la produzione proprio a causa dell’etica del loro impiego negli States.
È il caso, tra gli altri, del Pentothal, farmaco prodotti in Italia dalla Hospira; nel 2011 la casa con sede a Liscate (Milano) rese noto che la produzione della sostanza sarebbe cessata, per non incorrere nelle problematiche umane legate alla pena di morte. “Non vogliamo esporre i nostri dipendenti né l’azienda a questo rischio. Tenuto conto delle problematiche legate al farmaco, così come delle richieste delle istituzioni italiane e delle complessità operative per riportare il farmaco sul mercato, Hospira ha deliberato di cessare la produzione”, comunicarono i vertici dell’azienda.
Mancando questo genere di sedativi, le scorte a disposizione dello Stato texano sono man mano diminuite, non potendo essere rimpolpate da nuove forniture. Richard Dieter, direttore del Death Penalty Information Center di Washington, ha dichiarato che negli Usa sono diverse le zone accomunate da questo problema. Come riporta l’Indipendent, il Dipartimento di Giustizia Criminale ha quindi aggiunto che per l’immediato futuro verranno prese in considerazione tutte le soluzioni. Quel che è certo comunque, per ora, è che le esecuzioni non saranno sospese e neppure rinviate.