Distrutta l'abitazione di Ariel Castro, dove furono segregate per 10 anni tre donne. Presente una delle vittime che lancia un appello: "I figli scomparsi possono tornare"
Diversi bulldolzer in azione per demolire 'la casa degli orrori', l'abitazione a due piani dove per dieci anni Ariel Castro ha tenuto segregate tre ragazze trasformandole in schiave del sesso. Molti curiosi hanno applaudito quando il bulldozer ha iniziato a buttare giù la casa. Tra i poliziotti e gli agenti dell'Fbi c'era anche Michelle Knight, una delle vittime, che ha fatto volare palloncini gialli in cielo.
"Nessuno era lì per me quando sono sparita", ha detto la Knight. "Voglio che la gente, incluse le mamme, sappia che possono avere la forza, possono avere speranze perchè i loro figli possano tornare. I palloncini gialli rappresentano i bambini che sono stati rapiti e non hanno mai ritrovati", ha aggiunto sottolineando che con la sua visita vuole lanciare un messaggio: "C'e' una speranza per tutti".