Fu uno dei tre fondatori dell'azienda informatica californiana, ma nel 1976 vendette le sue quote per dedicarsi alla produzione di slot machine; ora sarebbe tra i 15 uomini più ricchi al mondo
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Chissà quante volte avrà ripensato a quella scelta, presa nel lontano 1976, forse troppo frettolosamente. Ron Wayne infatti decise di abbandonare la neonata Apple dopo appena dodici giorni dalla sua fondazione, lasciando gli altri due creatori del futuro colosso della tecnologia.
Wayne non ebbe la forza di proseguire nel progetto che aveva intrapreso con Steve Jobs e Steve Wozniak, un po’ per scarsa fiducia nell’investimento, un po’ perchè allettato da un altro business. Ora , arrivato all’età di 79 anni, in un’intervista al Mirror racconta i perché di quel repentino passo indietro, ammettendo di aver calcolato male le potenzialità della Mela. "Non ho avuto il senso degli affari", dice candidamente Ron, difendendo comunque la sua scelta: “All’epoca presi una decisione che mi ha permesso di perseguire i miei interessi, sinceramente non mi pento di essermi allontanato da tutto quello”.
Wayne di fatto mollò Apple per buttarsi nel giro d’affari delle slot machine, diventandone un produttore; un’attività comunque redditizia, specie se si vive nelle vicinanze di Las Vegas, proprio come nel suo caso. Gli introiti però non si possono nemmeno paragonare a quelli che gli avrebbe potuto assicurare l’azienda informatica californiana. Se non fosse uscito dalla società infatti Ron sarebbe ora uno dei quindici uomini più ricchi della Terra. Ai tempi vendette la sua parte per 800 dollari, equivalente al 10% delle quote societarie, cifra che oggi gli sarebbe valsa la somma stratosferica di circa 21 miliardi di dollari.
Ron fu parte fondamentale e integrante della realizzazione dei primi computer Apple, progettando tra l’altro il logo originale della società. Ritenne però troppo rischioso continuare su quella strada e da lì l’addio. A distanza di 37 anni commenta: “Sapevo che il disegno di Wozniak per un personal computer stava per avere successo, ma chi avrebbe potuto prevedere che sarebbe diventato oggi? Ogni volta che ho lavorato come un uomo d'affari è stato un disastro; in definitiva mi sarebbe piaciuto avere più successo, ma posso comunque dire che ho avuto una vita più movimentata rispetto a molte altre persone in questo mondo”.