L'India chiede l'invio dei quattro fucilieri che erano sulla Enrica Lexie insieme a Latorre e Girone per testimoniare, ma dall'Italia il rifiuto è secco. Risultato? La fine delle indagini rischia di slittare
© Reuters
Le indagini sull'incidente nel quale sono coinvolti i marò detenuti in India "sono in una fase delicata", secondo il portavoce del ministero degli Esteri di Nuova Delhi, Syed Akbaruddin. Perché, spiega, "c'è un problema di testimoni che erano a bordo della nave e che non sono disponibili per un interrogatorio qui in India". La questione è stata tema di un incontro fra il ministro degli Esteri, Salman Khurshid, e l'inviato italiano, Staffan de Mistura.
Il nodo testimoni - Il tribunale indiano vorrebbe interrogare i quattro fucilieri di Marina - Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontana e Alessandro Conte - che insieme a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone formavano il team di sicurezza della Enrica Lexie. La Nia ha chiesto la loro presenza a New Delhi, ma il governo italiano ha considerato ciò inaccettabile, controproponendo tre ipotesi: un loro interrogatorio in Italia, una videoconferenza o una protocollo di domande e risposte scritte.
De Mistura: "E' escluso invio in India dei 4 fucilieri" - E' escluso che i 4 fucilieri "siano mandati a New Delhi per testimoniare", ha assicurato l'inviato del governo, Staffan de Mistura. "Non lo saranno - ha spiegato - perché si tratta fra l'altro di una decisione presa in Italia a tutti i livelli, compreso il mio. Siamo fiduciosi di trovare un'altra soluzione". Tutti si attendono le fine delle indagini entro fine agosto, ma questo obiettivo ora potrebbe saltare.