Lamma Atassi, segretario generale del Fronte Nazionale Siriana, dopo aver diffuso la notizia della morte del gesuita italiano, spiega a Tgcom24 i retroscena del presunto omicidio
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"Dietro l'omicidio di Padre Dall'Oglio c'è Assad, lui ha infiltrato i gruppi estremisti in Siria per delegittimare la rivoluzione" Così a Tgcom24 Lama Atassi, segretario generale del Fronte Nazionale Siriano, racconta i retroscena del presunto omicidio, ancora non confermato dalla Farnesina, di Padre Paolo Dall'Oglio, sparito in Siria a fine luglio.
"Informiamo, con profondo dolore, che abbiamo ricevuto oggi da una fonte affidabile, la notizia che Padre Paolo Dall'Oglio è morto. Che Dio abbia misericordia della sua anima". Così Lama Atassi, segretario generale del Fronte Nazionale Siriano, ha dato lunedì la notizia della morte del gesuita italiano.
"La notizia ci è stata riferita da un alto funzionario, che vuole rimanere anonimo, dell'Esercito siriano libero (Free Syrian Army), siamo più che certi che l'informazione sia fondata".
Come e dove sarebbe stato ucciso Padre Dall'Oglio?
"Gli assassini di Padre Dall'Oglio non hanno ancora voluto consegnare il corpo. Si tratta di un piccolo gruppo di estremisti islamici, legati ad Al Qaeda. Non ho altri particolari sulla sua morte".
Quali prove avete della sua morte?
"Prove materiali alla mano non ce ne sono, ma ci fidiamo di questa fonte, data la sua importanza e posizione. La mancanza di qualsiasi contatto di Padre Dall'Oglio di fatto è già una prova. Altrimenti ci sarebbero stati tentativi di contatti da parte dei rapitori".
Avete avuto una ricostruzione di quello che sarebbe successo a Padre Dall'Oglio?
"Non so se si potrà mai avere una vera e propria ricostruzione dei fatti. E' difficile in questo tipo di situazioni. Non posso dare una data precisa della morte, so però che Dall'Oglio è caduto nelle mani di persone che non lo hanno mai trattato come un amico, ma come un vero e proprio nemico. E' stato processato e condannato da un tribunale islamico, composto da individui che non hanno nessuna nozione di giustizia".
Come mai non c'è stata nessuna rivendicazione ufficiale?
"Difficile che lo facciano, ritengo infatti che rivendicare l'uccisione di Padre Dall'Oglio potrebbe mettere a disagio le forze coinvolte. Potrebbe esserci infatti una reazione negativa, dato che era una persona amata in Siria. La gente potrebbe cominciare a mettere in forse l'operato di questi gruppi".
Perché Padre Dall'Oglio sarebbe stato ucciso?
"Gli jihadisti ce l'avevano con lui per via delle dichiarazioni contro le violenze sui curdi, come diceva nell'ultimo video registrato per una tv araba. Una delle ipotesi è però che questi estremisti possano essere stati infiltrati dal regime, per creare una sorta di strategia della tensione. Nel corso del conflitto Assad ha favorito prima il passaggio di questi gruppi dalla Siria all'Iraq, dove ci sono campi di addestramento, e poi il rientro in Siria. Assad in particolare utilizzerebbe questi gruppi per dimostrare alla comunità internazionale che quella in corso in Siria non è una rivoluzione, ma azioni terroristiche di gruppi estremisti".
Ci sarebbero anche responsabilità politiche dell'Occidente dietro la morte di Dall'Oglio?
"In parte sì. Le grandi potenze hanno scelto l'opposizione a cui fare riferimento. Un'opposizione che non si è dimostrata all'altezza delle aspettative del popolo siriano: non è sufficientemente strutturata, ma in compenso è corrotta tanto quanto il regime di Assad. E' un'opposizione che si è rivelata non costruttiva, che non ha lavorato per il popolo. In compenso, come i dittatori del Terzo Mondo, viaggia su jet privati, abita in palazzi e ville di lusso e vive nel privilegio. Nel frattempo la popolazione non riceve aiuti umanitari: quello che arriva infatti finisce nelle tasche dei membri corrotti dell'opposizione. Negli ultimi due anni la rivoluzione e i suoi ideali sono stati messi all'asta. Tutto questo ha creato un disorientamento, dovuto a un vuoto ideologico: ed è questa sfiducia creatasi a causa dell'opposizione che ha aperto le porte agli ideali estremisti".