Una testimone spiega com'è vivere nella capitale egiziana nei giorni del coprifuoco:"Qui è l'inferno, ma la vita continua. I militari stanno provando a riportare l'ordine"
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L'arresto di Mohamed Badie, leader dei Fratelli musulmani, non fa sperare in una soluzione imminente della crisi in corso. Così la vita quotidiana al Cairo rimane sospesa: parla il linguaggio della guerriglia e segue le regole del coprifuoco.
Tgcom24 ha raccolto la testimonianza di Amira, una 36enne di famiglia egiziana che vive a Milano sin da bambina, ma adesso si trova nella città degli scontri. Ha studiato Scienze politiche in Statale e si occupa di rapporti commerciali tra il suo paese attuale e quello di origine. Suo padre è stato tra i primi egiziani a trasferirsi in Italia alla fine degli anni Settanta e la sua famiglia è oggi ben integrata.
Cos'è cambiato nella vita quotidiana dei cittadini del Cairo? Quali sono state le regole del coprifuoco? Che cosa non hai potuto fare in questi giorni?
Durante i 45 giorni di raduno a Rabha El Adaweia, molti telefonavano alle trasmissioni televisive e raccontavano che gli integralisti entravano nelle loro case con la forza, magari a un metro dal presidio, per lavarsi e nutrirsi. Le persone inizialmente avevano timore a uscire perché temevano di essere aggredite dagli insorti, per strada. Questi, a differenza di ciò che dicono i telegiornali mondiali, inclusi quelli italiani, possiedono armi e coltelli con cui vanno in giro a sparare senza fare distinzioni. Da quando c'è il coprifuoco, gli egiziani sono costretti a rimanere in casa dalle 19 alle 6. Così gli esercizi commerciali non possono lavorare dato che qui molti negozi sono aperti fino a mezzanotte. Per quello che mi riguarda, dal 14 agosto non sono mai uscita di casa se non domenica scorsa per un quarto d'ora e il lunedì seguente insieme a mio cugino.
Perché l'esercito spara senza pietà sui pro Morsi?
Vi prego, non dite che l'esercito spara sugli indifesi perché non è così. Polizia ed esercito stanno proteggendo il Paese dagli integralisti che vanno in giro a distruggere scuole, edifici di istituzioni e chiese. Ormai siamo noi egiziani a chiedere e sperare che la polizia apra il fuoco davanti ai terroristi che seminano disordine e paura.
Perché sostieni che i media occidentali stanno raccontando i fatti in maniera distorta?
I Fratelli musulmani sono un'associazione a delinquere finanziata principalmente dal Qatar, paese che è proprietario del canale televisivo Al Jazeera. Questo network ha trasmesso filmati e notizie completamente falsi, facendo apparire polizia ed esercito egiziano come carnefici senza anima. Non è assolutamente così. Polizia ed esercito stanno solo fornendo sicurezza al Paese e rispondono al fuoco nemico solo se costretti, non di propria iniziativa.
Facciamo un passo indietro, come avevi accolto l'occupazione di piazza Tahrir e le dimissioni di Mubarak?
La notizia l'ho appresa da mio papà che segue la televisione egiziana dall'Italia: mi ha sorpresa molto. Il popolo egiziano si era radunato in piazza Tahrir il 25 gennaio del 2011 per indurre Mubarak a dimettersi. In effetti lui ha lasciato dopo 18 giorni, l'11 febbraio, consigliato anche dal presidente Obama.
Come ha accolto la deposizione di Morsi? Perché era stato osannato come il liberatore neanche un anno fa e in pochi mesi è diventato un nemico da eliminare?
Sapevo che Morsi non sarebbe restato a lungo al potere. Non è una persona carismatica o un leader. In più non ha realizzato alcun miglioramento per la popolazione nell'anno in cui è stato al potere. Poi, alla fine del 2012, con un decreto si è attribuito amplissimi poteri per rendere non impugnabili i suoi decreti presidenziali. Devo dire che è stata una mossa astuta. Morsi, appoggiato dal partito dei Fratelli musulmani, è riuscito a ricevere molti voti letteralmente "pagando" gli elettori. Mi riferisco a quegli egiziani in stato di povertà ai quali è stato dato un piccolo aiuto economico o cibo in cambio del voto. È così che i Fratelli musulmani hanno vinto le elezioni supportati da Obama.
Che cos'è successo la scorsa settimana?
Dopo i 45 giorni dell'occupazione dei Fratelli musulmani a El Nahda e Rabha El Adaweya, il Governo ha consigliato loro di sciogliersi e, incassato il rifiuto, la mattina del 14 Agosto la polizia è intervenuta: inizialmente esortando i manifestanti a uscire pacificamente (molte donne e i bambini si sono arresi) e poi coi bulldozer che hanno buttato giù il muro creato dagli insorti che alla fine hanno aperto il fuoco contro la polizia. Questa ha prima lanciato gas lacrimogeni e poi ha sparato. Durante queste due operazioni sono morti sia agenti sia manifestanti.
È in corso una censura? Internet e il telefono funzionano regolarmente?
Nessuna censura da parte del Governo egiziano, anzi, trasmettono tutti i video che condannano gli integralisti e che mostrano la verità. Internet e il telefono funzionano regolarmente.
Gli sconti sono accaduti vicino casa tua?
Dopo che la polizia ha sgomberato Rabha El Adaweya, gli integralisti si sono rifugiati in una moschea relativamente vicina a casa mia, ma per fortuna la polizia è riuscita a sgomberarli anche da lì.
I voli per l'Italia sono ripresi? Pensi di poter rientrare regolarmente a Milano?
I voli per l'italia non sono mai stati del tutto sospesi, Alitalia e Meridiana hanno confermato che i voli per l'Egitto sono e saranno regolari. Quindi sì, rientrerò a Milano a fine mese. Controllerò nei prossimi giorni se i voli resteranno regolari.
Conosci dei ragazzi che sono scesi in piazza pro o contro Morsi?
Sì, i miei cugini sono scesi in piazza contro Morsi il 30 Giugno. Per fortuna non conosco nessuno che abbia manifestato per Morsi.
Qual è il tuo umore e quello della tua famiglia in questo momento?
Io, la mia famiglia e i miei parenti siamo arrabbiati e speriamo che tutto torni alla normalità il prima possibile perché quello che sta succedendo non è giusto.
Ci sono stati dei momenti in cui avete avuto paura?
La paura c'è sempre. I Fratelli musulmani non hanno cuore e non possono essere considerati musulmani. Uso una parola forte, ma per me è così: sono animali che aggrediscono senza motivo. In questi giorni hanno assaltato diversi commissariati di polizia uccidendo gli agenti che si trovavano al loro interno e da ultimo hanno ucciso 25 reclute militari (21 anni circa) che tornavano a casa. Li hanno fatti scendere dai pullmini, li hanno fatti sdraiare per terra a pancia in giù e hanno loro sparato alla nuca. Ma come si fa a fare una cosa del genere? E queste sarebbero le persone che vorrebbero governare l'Egitto?
Conosci delle famiglie che hanno perso qualcuno negli scontri?
No, personalmente non conosco nessuna famiglia che ha perso cari durante queste guerriglie.
Che cosa ti aspetti che succederà nei prossimi giorni?
Purtroppo non sono molto fiduciosa, ma spero che il generale Sisi insieme al Governo provvisorio riesca a trovare una soluzione a quello che sta succedendo.