Il conduttore britannico divenne celebre in tutto il mondo per il suo duello televisivo con l'ex presidente statunitense: lo costrinse a scusarsi per la propria responsabilità nel caso Watergate
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E' morto per infarto Sir David Frost, conduttore televisivo britannico noto principalmente per le interviste all'ex presidente americano Richard Nixon riguardo allo scandalo Watergate. Frost, giornalista e scrittore di commedie, aveva 74 anni. Al momento del malore si trovava a bordo della nave da crociera Queen Elizabeth con la famiglia.
Durante gli anni dell’università – si laureò in Inglese a Cambridge – Frost si appassionò al cricket e al calcio: era un calciatore promettente, al punto da ricevere un'offerta ufficiale da parte del Nottingham Forest, leggendario club del football inglese. Ma la vera folgorazione arrivò all'interno della redazione del giornale dell’ateneo, Varsity: il giornalismo, condito da una sapiente dose di humour britannico, sarebbe stato la sua vita.
Negli anni Sessanta si impone sugli schermi britannici con programmi che mescolavano pennellate di piccante satira a momenti di grande giornalismo: rimane scolpita negli annali dell’emittente Itv l’intervista al primo ministro Margaret Thatcher nei giorni di fuoco del conflitto tra Inghilterra e Argentina per il controllo delle isole Falkland, ma il vero successo arriverà in seguito, sull’onda dello scandalo Watergate.
Nel 1977 convinse infatti l’ex presidente statunitense Richard Nixon a concedergli una serie di interviste esclusive. Credendolo uno showman malleabile, a tre anni dalle dimissioni Nixon accettò di presentarsi davanti alle telecamere per riabilitare la propria immagine agli occhi dell'opinione pubblica mondiale: Frost fu tutt’altro che accomodante, spingendo Nixon al limite delle scuse nei confronti della nazione, tradita dal suo coinvolgimento nel caso di spionaggio politico più clamoroso della storia. Attorno alla vicenda il regista Ron Howard ha ricamato "Frost/Nixon - Il duello", film rilasciato nel 2008.
Sfidarono le sue domande sette presidenti degli Stati Uniti e otto Premier britannici, l’ultimo dei quali ha commentato con parole di stima e affetto la scomparsa del conduttore: “Il mio cuore è accanto alla sua famiglia – ha dichiarato David Cameron – Per me è stato un amico, ma anche un intervistatore di cui aver paura”.