Diritti LGBT

Putin è "pronto" a incontrare i gay

Alla vigilia del G20 il presidente russo apre una speranza in uno dei paesi più omofobi del mondo

04 Set 2013 - 11:57
 © Ap/Lapresse

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Vladimir Putin, in un'intervista su Channel One, ha dichiarato di essere “pronto” a incontrare alcuni rappresentanti delle minoranze sessuali, in vista delle Olimpiadi invernali del 2014. La dichiarazione arriva subito dopo le manifestazioni a favore della comunità LGBT (vale a dire Lesbian, gay, bisexual, and transgender) che ieri, in tutto il mondo, hanno richiamato l’attenzione dei leader politici sulle leggi omofobe russe.

Alla vigilia del G20 (che si svolgerà dal 5 al 6 settembre a San Pietroburgo), la Russia ha già gli occhi della comunità internazionale puntati contro e non può rischiare di passare per un Paese che non rispetta i diritti civili.

Sono passati solo pochi mesi da quando il presidente russo, da Amsterdam, si asciugava la fronte sospirando: “Grazie a Dio gli omosessuali non si sono spogliati”, riferendosi allo streap a sorpresa delle Femen; e ancora meno da quando, a giugno, ha promulgato la controversa legge che limita fortemente la propaganda omosessuale con multe dai 10 ai 25mila euro.

Ora sembra aprirsi uno spiraglio di speranza, in uno dei Paesi in cui, più di tutti, i diritti civili degli omosessuali sono quotidianamente calpestati e nel quale “Sei un gay” è il peggior insulto che si possa rivolgere a un uomo o a una donna.

In particolare, Putin ha assicurato che, durante i Giochi Olimpici 2014 non si verificherà alcun tipo di abuso: “Possiamo essere assolutamente certi che la Russia seguirà rigorosamente i principi olimpici che vietano ogni discriminazione, su base etnica, di genere o di orientamento sessuale durante le Olimpiadi o altre manifestazioni sportive” ha dichiarato a Channel One. Finora non c'è stata ancora nessuna proposta di incontro da parte delle associazioni LGBT.

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