Tra loro anche un italiano. I militanti avevano assaltato la piattaforma petrolifera di Gazprom
© Ansa
Il comitato investigativo russo ha aperto un'inchiesta per pirateria contro i militanti di Greenpeace che hanno assaltato una piattaforma petrolifera di Gazprom, nell'Artico. Tra questi c'è anche un italiano. Mosca ha avvertito che verranno perseguiti "indipendentemente dalla loro nazionalità". Il reato di pirateria contestato agli attivisti prevede fino a 15 anni di carcere.
L'attivista italiano si chiama Cristian D'Alessandro, entrato a far parte dell'equipaggio internazionale delle navi dell'associazione ambientalista a inizio 2013, dopo vari anni di volontariato nel Gruppo Locale di Napoli. E' stato fermato dalle autorità russe insieme ad altri 29 militanti di Greenpeace e membri dell'equipaggio dell'Arctic Sunrise, dopo le proteste contro la piattaforma Prirazlomnaya di Gazprom.
Sul sito dell'associazione, intanto, è stata lanciata una petizione per liberare gli attivisti. "La Guardia Costiera russa - si legge - ha attuato una violenta repressione di quella che era una pacifica protesta, abbordando illegalmente l’Arctic Sunrise e arrestando l'intero equipaggio. Greenpeace non ha ricevuto nessuna conferma ufficiale delle possibili accuse e agli attivisti è stata negata sia l'assistenza legale che quella dei propri consolati".