Felicità tra i ricercatori per il premio vinto grazie al bosone di Higgs. Gli scienziati italiani hanno brindato a Roma collegati in streaming con i colleghi di Ginevra
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Applausi e un brindisi dei fisici italiani per festeggiare il Nobel vinto con il bosone di Higgs, la particella grazie alla quale esiste la massa teorizzata nel 1964 e scoperta nel 2012 da due esperimenti condotti nel Cern di Ginevra e guidati all'epoca dagli italiani Guido Tonelli e Fabiola Gianotti.
La scoperta è stata possibile con l'acceleratore di particelle più grande del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc), nel quale l'Italia ha un ruolo di primo piano con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
"Alle prossime particelle!", hanno brindato il presidente dell'Infn, Fernando Ferroni, e il vicepresidente Antonio Masiero. Lo spumante era davvero in fresco da giorni perché "se il premio quest'anno non lo danno a Higgs non vedo proprio a chi possano darlo", come dicevano i ricercatori riuniti nella sede dell'Infn di Roma.
C'è stato un brindisi virtuale anche con Tonelli e Gianotti, collegati in videoconferenza dal Cenr di Ginevra. "Siamo felici: penso proprio che i ragazzi del '64 se lo meritino", ha detto Tonelli. "Sono molto emozionata per il Nobel dato alla fisica delle particelle e ad una scoperta che spiega la struttura dell'universo", ha detto Gianotti. "Indirettamente - ha proseguito la ricercatrice - è un premio anche alla scoperta sperimentale, che dopo 50 anni ha permesso di confermare la teoria. E' stato un risultato ottenuto grazie a tanti italiani. E' un momento bellissimo".