EMERGENZA ONLINE

Lolita virtuale sul web, ma è solo una trappola per pedofili: mille denunce

Finta bimba filippina, creata da una Ong, contattata da tutto il mondo

05 Nov 2013 - 12:06
 © Ansa

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Da una parte lei, una bimba filippina di dieci anni pronta a lasciarsi andare ad atti sessuali davanti alla webcam. Dall'altra parte dello schermo decine di migliaia di orchi, pedofili connessi da ogni parte del mondo, pronti a pagare per non perdersi la scena. Talmente impazienti da non accorgersi nemmeno che quella bambina in realtà era finta, una Lolita virtuale, una trappola in cui erano appena finiti.

I suoi ideatori, i volontari della Ong "Terre des Hommes", l'hanno battezzata Sweetie e l'hanno lanciata in Rete. E' bastato poco perché il popolo di predatori che ogni giorno sfrutta migliaia di minorenni vere, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, rispondesse. In due mesi di attività, gli operatori sono riusciti a identificare mille pedofili senza violare i loro computer, ma semplicemente mettendo insieme, usando i social network e Google, i pezzi di informazione che i 'clienti' si lasciavano sfuggire durante la chat con la Lolita virtuale. E subito sono scattate le denunce all'Interpol.

"Visto che tutto si svolge su internet, pensano che nessuno li guardi. Quindi è facile raccogliere le informazioni su di loro", dice il responsabile del progetto anti-predatori, Hans Guyt. Scopo dell'iniziativa, quello di sensibilizzare l'opinione pubblica contro il "turismo sessuale della webcam". "Noi - dice il direttore della sezione olandese della Ong, Albert Jaap van Santbrink - con risorse limitate siamo riusciti ad identificarne mille in due mesi ma con le risorse delle polizie se ne potrebbero facilmente scoprire centomila".

L'iniziativa accompagna il lancio di una petizione per sollecitare i governi ad una azione di investigazione diretta sui pedofili attivi, andando cioé a colpire la "domanda" del turismo sessuale via web. Sul sito olandese di "Terre des Hommes" è pubblicato il filmato che mostra la nascita di Sweetie, un modello computerizzato studiato per far apparire come reale la bambina di fronte alla webcam. Nel video si ricorda come, secondo le stime dell'Onu, in ogni momento del giorno in Rete siano presenti e attivi oltre 750mila pedofili.

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