Hayan, con le sue piogge torrenziali e con i suoi venti che soffiano a oltre 300 chilometri all'ora, sta mettendo in ginocchio il Paese dell'Estremo Oriente. Evacuate oltre 120mila persone
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Il più potente tifone registrato quest'anno si è abbattuto sul centro delle Filippine, portando con sé piogge torrenziali e venti fino a 300 chilometri all'ora. La zona colpita è la stessa segnata dal terremoto che in ottobre ha causato 200 morti. Le autorità hanno evacuato oltre 120mila persone, tutti i servizi di trasporto nella regione sono stati cancellati e la corrente elettrica è in molti casi interrotta.
"Haiyan", un tifone di categoria 5 che si estende su un fronte di 600 chilometri, ha toccato terra sulla punta nord dell'isola di Cebu, coinvolgendo poi altre zone turistiche come le isole di Leyte, Samar e Bohol.
La velocità dei venti quando Haiyan ha toccato terra (313 chilometri all'ora) fa della tempesta la più potente mai registrata nell'arcipelago, anche se nelle ore successive l'agenzia meteorologica nazionale ha segnalato un progressivo indebolimento delle raffiche, fino a 200 chilometri all'ora.
Mentre decine di migliaia di persone sono rifugiate in scuole, centri sportivi e altre strutture pubbliche al coperto, le autorità hanno sospeso 200 voli passeggeri, i servizi di traghetto e di trasporto via terra, e l'attività dei pescherecci. Il potenziale di danno del tifone e' stato definito "catastrofico", con 12 milioni di residenti nell'area del previsto percorso di Haiyan.
Ogni anno, le Filippine sono interessate da una ventina di tifoni e tempeste tropicali. Nel 2011, il tifone Washi provocò oltre 1.200 morti e 300mila sfollati.