Secondo le stime fornite dal governo di Manila, sono 11,3 i milioni di persone colpite dal tifone, mentre gli sfollati superano quota 670mila
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Le autorità italiane sono riuscite a contattare 4 dei 12 italiani che mancavano all'appello nelle Filippine dopo il passaggio del tifone Haiyan. Lo ha detto il viceministro degli Esteri, Marta Dassù. "Siamo riusciti a contattare tre persone, stanno bene e questo è un dato positivo", ha commentato il viceministro. Intanto, dall'Onu arriva un appello: servono 301 milioni di dollari per finanziare un piano di aiuti.
L'ufficio Onu per le catastrofi, con sede a Ginevra, dice che con quei soldi sarà realizzato un progetto di sostegno alle Filippine della durata di sei mesi. Secondo le stime fornite dal governo di Manila, sono 11,3 i milioni di persone colpite dal tifone, mentre gli sfollati, in base a calcoli ancora provvisori, superano quota 670mila.
"Il bilancio dei morti per il passaggio del supertifone nelle Filippine è di 2mila o 2.500 morti, ma non 10mila", ha dichiarato il presidente Benigno Aquino, precisando che le prime stime fornite dalle Nazioni Unite potrebbero essere state influenzate dall'emotività causata dal dramma.
Naturalmente, tutto il mondo si è mobilitato per inviare aiuti nell'arcipelago. Bruxelles ha stanziato altri 10 milioni di euro, come ha annunciato il commissario Ue allo sviluppo Andris Pielbags in visita nei luoghi della catastrofe. I fondi, che potranno essere utilizzati per la potabilizzazione dell'acqua, o per il ripristino di abitazioni e infrastrutture, si aggiunge ad una prima tranche di aiuti umanitari di 3 milioni di euro.
Una portaerei statunitense sta facendo rotta verso le Filippine per accelerare le attività di soccorso: l'equipaggio della Uss George Washington, con 5mila marinai e oltre 80 velivoli, è stato richiamato in anticipo da un permesso a Hong Kong, e altre quattro navi americane si stanno dirigendo verso il luogo del disastro.
Anche la Gran Bretagna sta inviando una nave da guerra con l'attrezzatura per rendere potabile l'acqua di mare e velivoli militari da trasporto, ha annunciato il primo ministro David Cameron.
Nelle Filippine circa 660mila persone sono state colpite dal tifone e molte non hanno cibo, acqua né medicine, riferiscono le Nazioni Unite: i soccorritori stanno cercando di raggiungere cittadine e villaggi rimasti isolati. L'arrivo delle navi militari renderà più rapida la distribuzione di aiuti e consentirà di evacuare i feriti.
In Vietnam, invece, il passaggio del tifone Haiyan ha lasciato almeno 14 morti, 4 dispersi e un'ottantina di feriti, secondo una prima stima della protezione civile del Paese asiatico. Il tifone, dopo aver raggiunto la terraferma vietnamita ed aver perso potenza, ha proseguito verso la Cina meridionale, dove le vittime sarebbero almeno 5.