Centinaia i feriti. Tra le vittime anche l'addetto culturale dell'ambasciata iraniana
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Due esplosioni a Beirut, in Libano, in un quartiere dove si trova l'ambasciata iraniana. Il bilancio provvisorio parla di 23 morti e 146 feriti. Secondo la tv Lbc di Beirut, l'attentato è stato compiuto con circa cento chilogrammi di esplosivo. A rivendicare l'aggressione è stato il gruppo jihadista delle Brigate Abdullah Azzam, come riferisce la televisione libanese Lbci. Tra le vittime anche l'addetto culturale dell'ambasciata iraniana, Ibrahim Ansari.
Le Brigate Abdullah Azzam sono un gruppo libanese legato ad Al Qaeda e, in un messaggio su Twitter, la loro guida religiosa, lo Sheikh Sirajeddin Zuraiqat, haaffermato che la duplice esplosione è opera di due attentatorisuicidi libanesi.
Almeno sei palazzine sono state sventrate in una via residenziale di Bir Hasan, quartiere vicino alla linea costiera della città. I media locali mostrano immagini di soccorritori che trasportano corpi senza vita e feriti dal luogo dell'attentato.
Ambasciatore Iran accusa Israele - "C'è Israele dietro l'attentato", lo ha affermato l'ambasciatore iraniano in Libano, Ghazanfar Roknabadi. "Accusiamo l'entità sionista di essere dietro a questo attentato terroristico", ha detto Roknabadi.
L'Iran accusa Israele - L'ambasciatore iraniano in Libano Ghazanfar Roknabadi, punta il dito contro Israele per l'attentato che a Beirut ha provocato la morte di oltre 20 persone. "Accusiamo l'entità sionista di essere dietro a questo attentato terroristico", ha detto Roknabadi.