L'uomo, che ha aperto il fuoco prima nella redazione di Libération, e poi nella zona della Defense, era già stato arrestato negli anni Novanta
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E' stato arrestato alle porte di Parigi l'uomo che lunedì ha seminato il panico nella Capitale francese aprendo il fuoco, prima nella redazione del quotidiano "Libération", e poi nella zona della Defense. Abdelhakim Dekhar, 50 anni, è stato catturato mentre si stava somministrando alcuni farmaci: il sospetto è che stesse tentando il suicidio. A incastrare l'uomo, che era già stato arrestato negli anni Novanta, anche l'esito dell'esame del Dna.
Forse si stava suicidando - Il fermo è stato effettuato a Bois-Colombes, un centro urbano a nord-ovest di Parigi. Secondo quanto riferito da BFM TV, l'uomo sarebbe stato bloccato all'interno di un'automobile, in un parcheggio, mentre stava prendendo delle medicine, forse nell'intento di suicidarsi.
Eseguito il test del Dna - Lo stato di alterazione dell'individuo fermato, probabilmente per l'assunzione dei farmaci, spiega la radio francese Europe 1, motiverebbe il suo immediato trasferimento in ospedale. Secondo fonti dell'inchiesta, non sarebbe stato in grado di sostenere un interrogatorio. A incastrarlo sono stati gli esiti dell'esame del Dna, messi a confronto con i rilievi sulle tracce trovate sui bossoli e nell'auto dell'uomo preso lunedì pomeriggio in ostaggio.
Fu arrestato negli anni Novanta - L'uomo era già noto alle forze dell'ordine: fu arrestato negli anni Novanta nell'affaire Rey-Maupin. Il presunto attentatore, detto 'Toumi', aveva fornito il fucile a pompa che aveva consentito alla coppia Rey-Maupin di uccidere un autista di taxi e tre poliziotti nel 1994.