Almeno 47 le persone che hanno perso la vita. All'interno della struttura è avvenuta un'esplosione. Decine i dispersi
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E' di 47 morti e 38 feriti il bilancio provvisorio del crollo del tetto di un supermercato alla periferia di Riga, in Lettonia. "Tra le vittime ci sono tre uomini dei vigili del fuoco, mentre sono otto i pompieri rimasti feriti", spiega il portavoce dei servizi di soccorso lettoni, Viktorija Sembele. Si teme che sotto le macerie possano esserci altre persone.
Non è chiara l'origine del crollo dell'edificio, alla tv il vicesindaco di Riga, Andris Ameriks, ha parlato di una "esplosione" che ha fatto abbattere il tetto su una superficie di cinquecento metri quadrati. Una cinquantina i dispersi: la struttura era molto affollata al momento dell'incidente. Il governo lettone punta però il dito sui difetti strutturali dell'edificio, inaugurato nel 2011 e che - beffa del destino - aveva ricevuto un premio d'architettura. I media locali hanno riferito che sul tetto erano in corso lavori. Numerosi i vigili del fuoco accorsi sul posto insieme a 17 ambulanze. I soccorritori sono riusciti a evacuare una quindicina di persone dall'area prima di scoprire i corpi delle vittime.
Il sindaco della capitale lettone, Nils Usakovs, ha convocato un riunione straordinaria del consiglio municipale insieme con i responsabili dei servizi di soccorso. Il centro commerciale, costruito nel 2011 e vincitore di un premio, fa parte della catena lituana Maxima, che opera anche in Lettonia, Estonia e Bulgaria ed è il più grande datore di lavoro negli Stati baltici, impiegando quasi 30.000 persone.
Si cercano le persone ancora intrappolate, che sarebbero una quarantina, in base alle immagini delle telecamere di sicurezza. E ci si serve anche degli squilli dei telefoni cellulari, mentre i superstiti riferiscono di esser stati avvolti dal buio subito dopo un forte boato, e di essere riusciti a fuggire dalle finestre. Prima che crollasse un altro pezzo di struttura.
Tutto il paese si stringe intorno ai soccorritori, che avranno bisogno di almeno un altro giorno per districarsi tra le macerie che si estendono per 1.500 metri quadrati. Poi, le autorità dovranno fare chiarezza sul peggior disastro che ha colpito questa giovane repubblica nata dalle ceneri dell'Unione Sovietica, membro dell'Unione europea da quasi dieci anni e che nel 2014 entrerà nell'eurozona.