A UN ANNO DALLA STRAGE

Usa, diffuse le telefonate al 911 della strage di Newtown

In sottofondo si sentono gli spari esplosi dal 20enne Adam Lanza che uccise 20 bambini e sei adulti alla scuola elementare Sandy Hook

04 Dic 2013 - 22:00
 © Ap/Lapresse

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A un anno di distanza dalla strage di Newtown, in Connecticut, sono state rese pubbliche le registrazioni audio di sette telefonate fatte al 911 dall'interno della scuola elementare Sandy Hook. In sottofondo si sentono gli spari esplosi dal 20enne Adam Lanza che uccise 20 bambini e sei adulti. Le chiamate rivelano un misto di calma e di angoscia da parte di chi chiedeva aiuto al numero di emergenza.

Nel sottofondo si sente l'eco degli spari. Anche su impulso dei parenti delle vittime, i funzionari della cittadina avevano cercato di evitare che divenissero resi pubblici i nastri delle richieste di aiuto arrivate dalla scuola il 14 dicembre 2012, mentre il 20enne Adam Lanza uccideva 26 persone, prima di suicidarsi. Anche i pubblici ministeri si erano opposti al rilascio delle registrazioni, temendo che riaprissero nei familiari delle vittime una ferita già molto difficile da rimarginare. La Freedom of Information Commission ha però poi deciso diversamente.

Si può così verificare che ci vollero sei minuti dalla prima chiamata a quando gli agenti della polizia entrarono nell'edificio. Un tempo considerato da alcuni osservatori troppo lungo. Non è chiaro però se il ritardo abbia impedito di salvare delle vite, considerando che Lanza si suicidò un solo minuto dopo che il primo poliziotto era entrato nella scuola.

Secondo alcune trascrizioni, in una chiamata si può sentire un uomo che dice di chiamarsi Richard il quale comunica che "stanno sparando dei colpi alla porta d'ingresso" e ancora: "Il vetro della porta è stato infranto e sta continuando".

Con calma, l'operatore al centralino della polizia gli risponde di mettersi al riparo. In un'altra chiamata si ascolta il custode della scuola che ripete: "Continuo a sentire spari, continuo a sentirli". Una donna poi dice: "Credo che ci sia qualcuno che sta sparando qui, alla scuola Sandy Hook". E la risposta: "Cosa glielo fa pensare?", "Perché qualcuno ha un fucile, l'ho intravisto, stanno correndo. Stanno ancora correndo e stanno sparando. Alla scuola Sandy Hook, per favore".

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