Colpevoli di "azioni provocatorie". Il premier ha ribadito: "Non siamo obbligati a tenervi nel nostro Paese". Tensione ad Ankara dopo lo scoppio dello scandalo
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Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato "alcuni ambasciatori" di "azioni provocatorie" nell'ambito delle tensioni scaturite dalla tangentopoli che ha travolto il governo di Ankara. Erdogan ha assicurato di essere pronto ad espellerli: "Non siamo obbligati a tenervi nel nostro Paese", ha detto.