mondo

Reagan, il cordoglio del mondo

Ma Gheddafi lo attacca

06 Giu 2004 - 11:26

Il primo a esprimere le sue condoglianze è stato George Bush, ma poi, una volta echeggiata la notizia, non si sono fatte attendere le reazioni. Il Papa, Jack Chiraq, Bush padre, Gerald Ford, Johanens Rau, tra le prime testimonianze d'affetto. Fa eccezione il colonnello Mohammar Gheddafi che ha invece espresso un commento politico, dicendosi rattristato solo dal fatto che Reagan non sia stato processato per l'attacco alla Libia del 1986.

Il presidente francese Chirac, ha ricordato che l'ex presidente americano come un grande statista. "Con la forza delle sue idee ed il suo impegno a favore della democrazia", ha affermato Chirac in  una dichiarazione diffusa questa mattina dal palazzo dell'Eliseo, "Reagan ha lasciato una traccia profonda nella storia occidentale". Il Papa, in visita pastorale in Svizzera, ha espresso attraverso le parole del suo portavoce Navarro Valls, la profonda tristezza che la notizia gli ha provocato.

"Resterà nella storia per il ruolo che ha giocato nel rovesciamento del comunismo in Europa dell'Est", ha detto il primo ministro John Howard. Sempre secondo il leader australiano, "il presidente Truman aveva creato la cornice per provocare la disfatta del comunismo e Reagan ha completato la missione".

Il presidente tedesco Johannes Rau ha reagito con "profondo turbamento" alla notizia della morte dell'ex presidente degli Stati Uniti. "La notizia mi rattrista, i miei pensieri vanno alla consorte e alla famiglia", ha dichiarato il capo di stato tedesco a Berlino che ha anche ricordato come "il suo discorso (di Reagan) davanti la Porta di Brandeburgo e il suo appello a Mikhail Gorbaciov resteranno indimenticabili".

Il segretario di Stato Colin Powell ha detto che Ronald Reagan "ha dato energia allo spirito d'America". "Il suo sorriso, il suo ottimismo, la sua assoluta convinzione nel trionfo finale della democrazia e della libertà, e la sua disponibilità a mettere in pratica tale convinzione, hanno contribuito a porre fine alla Guerra Fredda e a spingerci in una nuova fase più luminosa della storia".

George Bush padre ha definito Ronald Reagan "l'ultimo dei grandi presidenti degli Stati Uniti". Dello statista scomparso, l'ex presidente ha sottolineato "la gentilezza, la modestia e l'incredibile senso dell'umorismo".

Voci fuori dal coro si possono considerare, da un lato, il generale no comment che proviene dalle massime rappresentanze iraniane: la liberazione degli ostaggi nell'ambasciata a Teheran e l'affare "Iran Contras" portano indelebilmente la firma dell'amministrazione americana ai tempi di Ronald Reagan; dall'altro lato, il generale Mohammar Gheddafi, invece, non trascura anche nel momento della morte di un uomo, seppure una figura pubblica, alcune considerazioni critiche, e si dice addolorato solo per il fatto che il presidente americano non sia stato processato per l'attacco alla Libia del 1996. 

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